Redmond (USA) – A pochi giorni di distanza dalla stretta di mano con il distributore di Linux Xandros , Microsoft è riuscita a mettere a segno un nuovo accordo di cross-licensing che tira in ballo i presunti, ma mai dimostrati, brevetti di BigM relativi a Linux . Questa volta ad acquistare le protezioni legali di Microsoft è LG Electronics ( LGE ), che così facendo mette al sicuro sé stessa e i propri clienti da eventuali rappresaglie legali di Microsoft.
“Attraverso questo accordo LGE potrà utilizzare i brevetti di Microsoft nei propri prodotti, inclusi i dispositivi embedded Linux-based”, si legge nel comunicato diffuso dalle due società. A quanto pare, dunque, LGE riconosce a Microsoft la proprietà di brevetti necessari per la creazione di dispositivi embedded basati sul kernel di Linux.
Microsoft, dal suo canto, acquisterà da LGE e da MicroConnect Group (che gestisce diversi brevetti dell’azienda coreana) le licenze d’uso per tecnologie “relative ai sistemi operativi e ai computer”.
I dettagli finanziari non sono stati svelati.
Da sottolineare come, a differenza degli accordi stipulati con Novell e Xandros, qui Microsoft parli espressamente di “acquisizione di licenze” , e non di semplici patti di non belligeranza: uno scenario espressamente bandito nella nuova licenza GPL3 .
Da sottolineare come LGE compaia tra i membri fondatori del Consumer Electronics Linux Forum ( CELF ), un’organizzazione non profit nata alla fine del 2003 con lo scopo di sviluppare un’alternativa Linux-based al sistema operativo Windows CE di Microsoft.
“L’accordo è un altro esempio di come Microsoft stia continuando ad erigere ponti con gli altri soggetti dell’industria basati sulla licenza delle proprietà intellettuali”, ha dichiarato Horacio Gutierrez, vice president Intellectual Property and Licensing di Microsoft.
La mamma di Windows ha ricordato come, nell’ultimo anno, abbia collezionato accordi di cross-licensing con Fuji Xerox, NEC, Nortel Networks, Novell, Samsung e Seiko Epson.