Nonostante manchino conferme ufficiali, Microsoft sarebbe in procinto di licenziare centinaia di dipendenti di diverse divisioni, di cui una buona percentuale appartenente alla forza vendite. Il piano di ristrutturazione era già stato annunciato lo scorso anno stimando tagli per 2.850 unità delle 121.500 impiegate in tutto il mondo. A riportare la notizia è Bloomberg , pur non disponendo dei dettagli del piano d’intervento che potrebbe essere ufficializzato dopo la chiusura dell’anno fiscale prevista per venerdì.
Uno dei motivi dei tagli è legato ad una nuova strategia di vendita che l’azienda intende adottare, ovvero puntare in maniera prioritaria sulla vendita di prodotti e servizi cloud piuttosto che pacchetti software. Una strategia che si traduce in una razionalizzazione delle persone impiegate nell’attività. I cambiamenti impatteranno in maniera significativa sulla forza vendite (Worldwide Commercial Business) gestita da Judson Althoff e Jean-Philippe Courtois distribuita in diversi Paesi che dovrà accontentarsi di una presenza fisica minore. Alcune voci parlano di uno dei tagli più grandi di sempre per Microsoft, anche se in realtà non è a livello di quanto accaduto nel 2014 , anno in cui furono licenziati ben 18mila lavoratori, con un ridimensionamento del 15 per cento.
Il grande piano di ristrutturazione dovrebbe prevedere anche un “alleggerimento” del comparto telefonia, oggetto di altrettanti tagli (si stimano 1.850 posti in meno). Nel luglio del 2015, a seguito dell’acquisizione di Nokia, Microsoft aveva già allontanato ben 7.800 dipendenti. Oltre ad un netto risparmio sul costo del lavoro, Microsoft approfitterà dei cambi per avviare l’ acquisizione di nuove figure professionali specializzate in soluzioni cloud.
Che Azure rivestirà un ruolo ancor più centrale per Microsoft è evidente anche dai crescenti investimenti che l’azienda sta portando avanti da tempo. Non ultima la partecipazione al progetto Marea , attraverso il quale intende potenziare la qualità del servizio cloud. Ma è evidente l’interesse di Redmond per il cloud anche dalla veloce accelerata che questa fetta di business ha conquistato: 15,2 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre con una crescita del comparto cloud che supera il 90 per cento.
Mirko Zago