Microsoft virtualizza i PC

Microsoft virtualizza i PC

Con il rilascio della versione RTM del suo nuovo prodotto Virtual PC, Microsoft si getta nel mercato dei software di virtualizzazione, soluzione economica alla moltiplicazione dei PC. Senza miracoli
Con il rilascio della versione RTM del suo nuovo prodotto Virtual PC, Microsoft si getta nel mercato dei software di virtualizzazione, soluzione economica alla moltiplicazione dei PC. Senza miracoli


Redmond (USA) – Virtual PC 2004, che Microsoft ha appena rilasciato nella release definitiva Release to Manufacturer (RTM), è la prima versione del prodotto originariamente sviluppato da Connectix ad aver subito un profondo lavoro di riprogettazione e testing da parte del big di Redmond. L’applicativo, che si pone nella categoria dei software di virtualizzazione, è in grado di far girare più sistemi operativi sullo stesso PC attraverso la creazione di macchine virtuali.

Microsoft indirizza Virtual PC a due distinte tipologie di utenti: coloro che hanno la necessità di far girare vecchi programmi sotto Windows XP o Windows 2000 e coloro, in modo particolare gli sviluppatori , che necessitano di un ambiente dove poter sviluppare e testare le proprie applicazioni.

“I nostri clienti aziendali ci hanno fatto sapere che le tecnologie per la virtualizzazione dei computer rivestono un ruolo cruciale nei loro piani di migrazione”, ha commentato Rob Short, corporate vice president della divisione Windows di Microsoft. “Microsoft Virtual PC consente a questi clienti di beneficiare dell’affidabilità, della sicurezza e della produttività di Windows XP, tutto ciò mentre possono continuare a far girare le proprie applicazioni legacy più importanti”.

Questa tipologia di utenti è quella che, più d’ogni altra, ha spinto Microsoft ad acquistare Virtual PC, un software attraverso cui spera di accelerare la migrazione verso Windows XP di quei clienti che ancora necessitano di far girare vecchi programmi, quali ad esempio quelli a 16 bit per DOS e quelli per Windows NT 4.0 o OS/2. Nel prossimo futuro Microsoft applicherà questa stessa strategia per spingere il suo giovane Windows Server 2003 : per far questo ha già pianificato il rilascio di una versione server di Virtual PC in grado di far girare fino a 64 macchine virtuali al di sopra di Windows 2000 Server e Server 2003.

Microsoft afferma che Virtual PC è indicato anche per gli help desk , dove gli impiegati possono rapidamente passare da un sistema operativo all’altro senza cambiare macchina e senza doversi loggare più volte.

Come si è detto in una recente notizia , Microsoft ha eliminato da Virtual PC 2004 il supporto ufficiale a tutti i sistemi operativi guest diversi da Windows e OS/2, fra cui BSD Unix, Linux, NetWare e Solaris x86: sebbene l’azienda affermi che sia ancora possibile installare tali sistemi all’interno di una macchina virtuale creata con l’ultima versione di Virtual PC, di fatto tale funzione non è più supportata.

Questa scelta evidenzia come la volontà di Microsoft non sia tanto quella di rivaleggiare direttamente con VMware , il software più diffuso della categoria sulla piattaforma PC, ma quello di modellare la tecnologia di virtualizzazione affinché possa adattarsi meglio ai suoi scopi, primo fra tutti, come si è detto, stendere un ponte fra le diverse generazioni dei propri sistemi operativi. Proprio di recente qualcuno ha persino avanzato l’ipotesi che Microsoft potrebbe utilizzare una speciale versione di Virtual PC per far girare sotto la sua prossima console da gioco, Xbox 2 , i giochi scritti per quella attuale.

Rispetto alla versione sviluppata da Connectix, Microsoft afferma di aver aggiunto alla nuova release di Virtual PC un più alto livello d’integrazione fra il sistema operativo host (quello cioè che gira sul PC “reale”) e quello guest (quello che gira sulla macchina virtuale) e la possibilità per utenti e virtual machine di utilizzare contemporaneamente lo stesso hard disk virtuale.

Virtual PC 2004 gira unicamente su Windows XP e 2000 e supporta, come sistemi operativi guest, OS/2, MS-DOS 6.22 e tutte le versioni di Windows dalla 95 alla XP.

Proprio in questi giorni, VMware ha rilasciato un nuovo software per la gestione delle macchine virtuali, chiamato Virtual Center, e un nuovo kit di sviluppo che consente ad aziende come IBM o HP di integrare il software VMware all’interno delle proprie tecnologie di utility computing.

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Pubblicato il
11 nov 2003
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