Amsterdam (Olanda) – Ha tempo fino al 19 dicembre il giovane autore del sito WindowsXP.nu , Steven Bink, per chiudere baracca e burattini: se entro quel termine non avrà seguito il “suggerimento” che i rappresentanti legali olandesi di Microsoft gli hanno inviato pochi giorni fa via fax, Bink rischia una citazione in tribunale.
WindowsXP.nu, un sito abbastanza noto fra gli utenti dell’ultimo sistema operativo di Microsoft, pubblica news e link riguardanti Windows XP, ospita un forum e offre la possibilità di iscriversi ad una newsletter.
A differenza di altri siti che nel passato sono entrati nel mirino del big di Redmond, WindowsXP.nu non sembra clonare l’aspetto del sito di Microsoft né, almeno all’apparenza, contiene programmi “warez” o articoli diffamatori.
Oltre che per il suo nome, il sito di Blink potrebbe forse aver infastidito Microsoft a causa della pubblicazione di loghi, immagini e link a versioni beta di alcuni suoi programmi, materiale che si trova in ogni caso su centinaia di altri siti analoghi.
Blink, che possiede anche il dominio OfficeXP.nu (per il quale non sembra aver avuto ancora noie da Microsoft), non ha divulgato il contenuto della missiva ricevuta dai legali olandesi di Microsoft, limitandosi a dire che “si difenderà con i denti” e annunciando, nel caso Microsoft dovesse riuscire a oscurargli l’attuale dominio, che continuerà la pubblicazione dei propri contenuti su www.blink.nu.
Pochi giorni fa un certo Jon Joe Jameson ha lanciato una petizione in cui riconosce a Microsoft la proprietà del proprio marchio ma afferma di non capire perché “un ottimo sito come windowsxp.nu debba essere trasformato da Microsoft in un semplice URL di redirezione”. La petizione ha raccolto fino ad oggi circa 2.000 firme.