Redmond – Costruttore di PDA cercasi, meglio se disponibile ad impiegare Windows Mobile e a realizzare un prodotto di basso profilo. Astenersi filo-Symbian. Questo lo spirito con cui Microsoft sta cercando un partner “hardware” per spingere il proprio sistema operativo sui nuovi dispositivi mobili.
Il colosso di Redmond è in trattativa con nomi come HTC , Quanta , Asus , Acer , Mitac , BenQ ed altre aziende presenti a Taiwan, con l’obiettivo di siglare un accordo di collaborazione per la produzione di un PDA-phone “economico” dotato di Windows Mobile, che sul mercato rimane sempre alcune lunghezze dietro Symbian. Ma il numero di “preventivi” richiesti sembra significare, oltre all’urgenza da parte di Microsoft, anche una certa difficoltà a trovare la risposta alle proprie esigenze.
Il target fissato sarebbe “sub300$” (sotto i 300 dollari, meno di 250 euro): un prezzo che potrebbe essere effettivamente allettante, per un utente intenzionato a comprare uno smartphone o un PDA, e che potrebbe far pendere l’ago della bilancia verso un compromesso economicamente valido.
La leadership di Symbian al momento è indiscussa: la quota di mercato è pari al 63% nel terzo trimestre 2005, contro il 15% del sistema operativo Microsoft. Uno dei motivi di questo strapotere è sicuramente la sua presenza a bordo degli smartphone prodotti da colei che più ne vende al mondo, cioè Nokia . La quota di mercato di Windows Mobile è in crescita, ma mentre Symbian equipaggia smartphone di alto e medio livello, il sistema Microsoft si è dimostrato finora più snob, preferendo i modelli top di gamma.
Una scelta che non “paga” in misura soddisfacente perché limita il mercato di riferimento. La difficoltà ad avventurarsi nelle fasce inferiori è costituita dai costi sostenuti dalle aziende nella produzione di smartphone “ben dotati”, che richiedono considerevoli volumi di vendita per sfruttare quelle economie di scala che permettono il contenimento dei prezzi di vendita, senza rinunciare alle “features” più sfiziose.
Un colosso come Nokia se lo può permettere, ma gli intraprendenti costruttori taiwanesi non sembrano ancora in grado di raggiungere i grandi numeri dell’azienda finlandese anche perché, sul piano del marketing, non hanno un brand forte come il suo. E nasce da qui la difficoltà, per Microsoft, di trovare il partner giusto.
Dario Bonacina