Brad Sams, l’autore del libro “Beneath a Surface” pubblicato nei giorni scorsi che ha anticipato alcune delle novità in arrivo il prossimo anno da Microsoft, torna a dire la propria sul futuro del gruppo di Redmond. Attraverso le pagine del sito Petri parla di Windows 10 Lite, una nuova versione del sistema operativo a suo parere già distribuita ad alcuni Insider, destinata a dispositivi “instant on” e “always connected”.
Windows Lite
Una piattaforma che nasce da un’idea non troppo dissimile da quella che ha portato sul mercato prima Windows RT e più di recente Windows 10 S, ma strutturata in modo da poter riscontrare un maggior successo a livello commerciale. Potrà eseguire esclusivamente software UWP (Universal Windows Platform) e PWA (Progressive Web Apps). Non è difficile accostare un progetto di questo tipo a quello messo in campo da Google con Chrome OS e dai suoi partner con la gamma di dispositivi Chromebook riuscendo a conquistare una fetta non indifferente di market share all’interno dell’ambito educativo.
La fonte dell’indiscrezione parla di un sistema compatibile con qualsiasi tipologia di CPU, indipendentemente dalla sua architettura, così come della possibilità che i primi device a integrarlo siano basati sul prossimo hardware in arrivo da Qualcomm per la linea Snapdragon.
Al momento non è affatto certo che il nome definitivo sia Windows Lite. Un’altra ipotesi è Windows Core OS. Chiamare la piattaforma in modo differente (eliminando ogni riferimento a “Windows”), alleggerirla e conferirle un diverso stile per l’interfaccia potrebbe rivelarsi per Microsoft una mossa azzeccata, consentendo di posizionarla in un nuovo segmento di mercato. Non è da escludere che le prime informazioni ufficiali in merito al progetto possano arrivare dalla conferenza BUILD 2019 che andrà in scena nella prossima primavera.
Prima Centaurus, poi Andromeda
Uno dei dispositivi che il gruppo avrebbe messo in cantiere per l’ecosistema Windows Lite, descritto nel libro di Sams citato in apertura, prende il nome di Andromeda. Una sorta di smartphone pieghevole, un form factor di cui ci troveremo spesso a parlare da qui in avanti, destinato a segnare il ritorno di Microsoft nel territorio mobile dopo l’abbandono del fallimentare progetto Windows Phone.
Prima toccherà però a un altro device, al momento noto con il nome in codice Centaurus. Dal design simile, dotato di due schermi e in grado di assumere diverse configurazioni, sarà più grande e potrà essere utilizzato all’occorrenza come un tablet oppure come un laptop. Stando alle indiscrezioni trapelate potrebbe arrivare sul mercato entro l’autunno 2019, riportando in vita il concept proposto ormai quasi un decennio fa da Courier e mai giunto nelle mani degli utenti.
Frutto di una collaborazione tra Microsoft e Intel, non è da escludere la possibilità che Centaurus sia in grado di eseguire software x86, ma solo se distribuito attraverso lo store ufficiale. Queste le informazioni al momento disponibili, nessuna delle quali ufficiale. Come sempre accade in questi casi, il tutto è da prendere con le pinze in attesa di conferme.