Bruxelles – La più importante azienda del software ha dichiarato di essere pronta a togliere da Windows alcune funzionalità che hanno portato al procedimento antitrust condotto dalla Commissione Europea. Ed è questo uno dei nodi portanti delle sanzioni decise dalle autorità comunitarie.
Nei prossimi giorni si dovrebbe conoscere la decisione della Corte di Giustizia europea sul caso antitrust contro Microsoft, una sentenza che potrebbe congelare le sanzioni . “Siamo pronti – ha dichiarato uno dei legali di Microsoft, Brad Smith – a rispettare la decisione della Corte qualunque possa essere. Abbiamo investito moltissimo tempo ed energia e in questi mesi abbiamo anche investito milioni di dollari per poter rispettare la decisione”.
Oltre alle modifiche a Windows e ad una maggiore comunicazione su alcuni elementi chiave nel segmento server con i propri concorrenti, come noto a Microsoft è stata anche imposta una pesante sanzione economica, 497 milioni di euro che sono già stati versati sebbene siano bloccati fino alla conclusione dell’appello presentato dall’azienda.
Ma se la messa a punto di un “Windows leggero” è forse una delle concause dei ritardi accumulati da altri importanti progetti software dell’azienda le condizioni del mercato sono mutate profondamente dall’inizio del procedimento e Microsoft ha oggi ampio spazio di manovra.
Basti pensare che uno degli elementi chiave dell’inchiesta che ha portato alla decisione dell’antitrust di Bruxelles è la piattaforma Media di Windows , il Windows Media Player in particolare. Uno strumento che ora potrà essere scorporato da Windows ma che è in realtà in buona parte superato dai progetti di Microsoft tesi a portare la propria piattaforma Media al centro del “salotto digitale” e ben oltre quanto il player a suo tempo rappresentava. Il nuovo Windows Media Center di Microsoft, dotato di telecomando, sarà sul mercato italiano già nelle prossime settimane.
Per altri aspetti, che Microsoft abbia da tempo messo mano a Windows per modificarlo lo dimostra il continuo espandersi della sua iniziativa che porta una versione “ridotta” del sistema operativo in paesi in via di sviluppo in cui si ritiene che possa in questo modo meglio competere con le alternative. La cosiddetta Starter Edition già diffusa in paesi come Cina, Malaysia e Thailandia sarà ora distribuita anche sul mercato russo.
Da parte sua Smith è sembrato voler mettere le mani avanti e mantenere l?attenzione sulla gravità delle sanzioni sostenendo che sebbene Microsoft sia pronta ad “ubbidire”, qualora le sanzioni passassero queste rappresenterebbero comunque “un danno irreparabile” per l’azienda.
In queste ore, com’è comprensibile, in molti hanno cercato di cogliere sussurri, improvvisi movimenti d’occhi e alzate di ciglia di Mario Monti , il commissario europeo che ha guidato l’inchiesta comunitaria, che ha però gettato acqua sul fuoco. “Le audizioni Microsoft presso la Corte di Giustizia – ha dichiarato – iniziano il 29 del mese e non possiamo fare congetture, dobbiamo aspettare fino al termine”.