Qualche errore di comunicazione c’è stato, qualcosa si è inceppato nel meccanismo che avrebbe dovuto fare di Windows Vista il successore di successo dell’ amato XP . Qualcosa non ha funzionato , ma niente che non si possa sistemare. E bisogna rintuzzare gli attacchi ingenerosi della concorrenza, che distorcono la realtà. Parola di Brad Brooks , vicepresidente di Microsoft e responsabile del marketing consumer, che dal palco dell’annuale conferenza dei partner di BigM rilancia le quote del sistema operativo rilasciato a inizio 2007.
“Abbiamo fatto molti errori. Lo sappiamo e sappiamo di avervi causato molti problemi – ammette Brooks – Abbiamo fatto pensare ai clienti: hey, ma vale la pena investire nella generazione di Windows Vista?”. Ora però le cose devono cambiare, Vista è diventato un prodotto su cui vale la pena di puntare : “Windows è fantastico, Vista è un buon prodotto” ribadisce l’uomo di Redmond, che invita tutti a “passare a Vista” poiché “il tempo in cui si poteva avere paura di Windows Vista è finito”.
Senza nominare mai il committente, Brooks fa riferimento alla nota campagna Get a Mac messa in campo un paio d’anni fa da Apple. Una campagna che, a suo dire, “ha causato qualche conseguenza” sulle vendite di Vista. Più di qualcuna, in effetti, a giudicare da quanto raccontano gli analisti: l’effetto Windows 6 avrebbe garantito ai Mac un guadagno di quasi il 40 per cento nelle vendite rispetto all’anno scorso, e la metà dei nuovi acquirenti acquisterebbero il primo computer con la Mela della propria vita proprio in virtù di una piattaforma Microsoft ritenuta buggata e meno performante.
È arrivato il momento di “contrastare” questi messaggi, giudicati “tristi”. Vista e Windows sono fatti per “essere compatibili con tutta la vostra vita” racconta Brooks, che preannuncia una già intuita milionaria campagna di marketing per Vista che sfaterà il mito della sua incapacità di funzionare con molti dispositivi e molte applicazioni. I numeri sono gli stessi di qualche giorno fa: 77mila device compatibili e quasi il 100 per cento delle applicazioni business in circolazione funzionano perfettamente su Vista, secondo Microsoft. Ma soprattutto, ribadisce Brooks, “Windows Vista è un investimento a lungo termine”, visto che “verrà ripagato dal sistema operativo che chiamiamo Windows 7”.
Microsoft insomma non ci sta a farsi demolire il suo prezioso sistema operativo dalle voci che si sussurrano nei corridoi e in rete, e dagli spot denigratori della concorrenza: “Pensavate che il gigante si fosse sopito: bene ci siamo svegliati ed è arrivato il momento di portare avanti il nostro messaggio” annuncia baldanzoso Brooks. Il pezzo grosso di BigM spiega che la sua azienda ha le spalle larghe, che “abbiamo già affrontato sfide simili in passato”: qui scatta il paragone con quanto successe al lancio di XP , quando secondo Brooks le cose non andarono molto meglio.
“C’è una conversazione in corso sul mercato oggi – spiega Brooks – ed è davvero spiacevole”. Eppure secondo BigM i meriti di Vista non mancano, a cominciare dalla sicurezza, e il successo del marchio Windows è tale da renderlo l’unico vero linguaggio universale , più parlato persino del cinese e dell’inglese, capace di “mettere in comunicazione le persone”. A Microsoft spetta quindi il compito di tornare in prima linea e ribaltare la situazione, perché – conclude – “come dice mia figlia, la verità ci rende forti “.
Luca Annunziata