Come segnalato ieri su queste pagine, il team al lavoro su Midjourney ha deciso di riabilitare l’accesso gratuito allo strumento di IA generativa che trasforma gli input testuali in immagini, semplicemente digitando un prompt nelle stanze Discord dedicate. Facciamo riferimento alle pagine del sito ufficiale per alcuni suggerimenti utili se si desidera ottenere risultati migliori ed esercitare un maggiore controllo sull’azione degli algoritmi.
Il prompt perfetto per Midjourney non esis…
Sappiamo che l’invio deve essere aperto con il comando /imagine
, poi è possibile dare libero spazio alla fantasia. Fin qui, nulla di strano, ma non tutti sono a conoscenza del fatto che, ciò che viene dopo, può includere l’URL di un’immagine da cui l’intelligenza artificiale può trarre ispirazione in termini di stile, colori e composizione. Andremo dunque a scrivere /imagine https://indirizzoimmagine.png
, seguito dalla descrizione di ciò che si desidera veder comparire. I formati supportati sono .png, .jpg e .gif.
È possibile includere nel prompt l’indirizzo di un’immagine seguito da un testo descrittivo oppure gli indirizzi di due immagini senza poi del testo (l’IA creerà un mix partendo dal contenuto dei due file). In coda all’istruzione è inoltre possibile aggiungere il parametro --iw
per stabilire quanto peso debba essere attribuito all’immagine inclusa (o alle immagini incluse) rispetto alla porzione di testo. Qui sotto alcuni esempi.
Per quanto riguarda il testo, è possibile includere una sola parola o persino un emoji. Ciò nonostante, con descrizioni più precise è possibile ottenere risultati migliori. A tal proposito, ecco alcuni suggerimenti e fattori da tenere in considerazione.
- Il bot di Midjourney non comprende la grammatica né la sintassi e non attribuisce importanza alle maiuscole, meglio dunque concentrarsi esclusivamente sulla selezione delle parole giuste;
- è consigliato scegliere sinonimi più specifici al posto di parole generiche, ad esempio gigantic o enormous funzioneranno meglio rispetto a big;
- meno parole si digitano, più peso si attribuisce ad ognuna di esse;
- meglio concentrarsi su ciò che si vuol vedere e non sugli elementi da escludere: un prompt con no cake probabilmente genererà immagini con una torta, a meno che non si utilizzi il parametro
--no
in coda al prompt; - se possibile, specificare il numero di oggetti o soggetti, ad esempio three cats e non genericamente cats;
- essere vaghi nella descrizione conferisce maggiore libertà all’IA.
Un buon prompt, sufficientemente specifico da restituire un risultato coerente con quanto voluto, include i seguenti elementi chiave.
- Soggetto (animale, persona, personaggio, location, oggetto ecc.);
- formato (fotografia, dipinto, illustrazione, scultura ecc.);
- ambiente (interno, esterno, nello spazio, sott’acqua, sulla Luna ecc.);
- illuminazione (soft, ambientale, neon, studio ecc.);
- colori (vivaci, luminosi, bianco e nero, pastello ecc.);
- atmosfera (calma, energetica, frenetica ecc.);
- composizione (ritratto, primo piano, grandangolo ecc.).
Ricordiamo infine che, attraverso il comando /settings
, è possibile intervenire sulle impostazioni che regolano il funzionamento di Midjourney.
Detto questo, il modo migliore per sperimentare le potenzialità dell’IA generativa è quello di metterla alla prova, perfezionando via via i prompt inviati sulla base dei feedback ricevuti dal sistema. Segnaliamo infine che, in caso di sovraccarico del sistema, il servizio potrebbe comunicare la temporanea interruzione dell’accesso gratuito, riservando le risorse agli abbonati.
Ulteriori informazioni e consigli sono reperibili nella documentazione ufficiale. Se anche questo non è sufficiente, è possibile dare uno sguardo ai prompt di esempio condivisi dal team stesso di Midjourney. Nel caso di indisponibilità del servizio, rimandiamo all’approfondimento sulle 10 alternative migliori da provare.