Gli URL lunghi e complessi, soprattutto quando contengono vari parametri di tracciamento, possono essere difficili da gestire e condividere. Per ovviare a questo problema, esistono strumenti specifici che accorciano gli URL trasformandoli in link più corti e facilmente gestibili.
Per molti anni uno dei servizi più popolari è stato Google URL Shortener, ma nel 2018 è stato dismesso. Come si legge sul blog di Google: “A partire dal 23 agosto 2024, i link di goo.gl inizieranno a visualizzare una pagina interstiziale per una percentuale di link esistenti, avvisando gli utenti che il link non sarà più supportato dopo il 25 agosto 2025, prima della navigazione verso la pagina di destinazione originale“.
Nonostante ciò, oggi sono disponibili ottime alternative in grado di offrire la stessa funzione di accorciamento degli URL. La scelta chiaramente, dipende dalle specifiche esigenze di ciascun utente. Chi ha bisogno di uno strumento semplice e gratuito troverà diverse opzioni valide, mentre chi gestisce campagne di marketing o analisi avanzate potrà optare per soluzioni più complete e professionali. Insomma, esiste una valida alternativa a Google URL Shortener per qualsiasi necessità.
Come si abbrevia un link?
Sostanzialmente, gli strumenti per abbreviare gli URL prendono un link lungo e lo trasformano in uno più breve, appunto, rendendolo più facile da condividere e digitare. Tuttavia, i tool migliori offrono funzionalità aggiuntive, quali:
- Tracciamento completo dei link: Queste funzioni consentono di capire chi clicca sui link, da dove vengono e quali dispositivi utilizzano. Questi dati sono fondamentali per affinare le strategie di marketing e per assicurarsi di raggiungere efficacemente il proprio pubblico di riferimento. Le analisi più avanzate possono anche fornire informazioni sul comportamento e sul coinvolgimento degli utenti nel tempo.
- Link personalizzati: La possibilità di creare link di brand con domini personalizzati aiuta a mantenere la coerenza e la fiducia nel marchio. Le opzioni di personalizzazione possono includere la modifica dello slug del link, l’aggiunta di parole chiave significative e l’utilizzo del proprio nome di dominio. Questo rende i link non solo più professionali, ma anche più facili da ricordare e digitare per gli utenti.
- Varietà di piani: Un tool efficace per accorciare gli URL offre un buon equilibrio tra funzioni e costi, compresi i piani gratuiti che sono effettivamente utili. Uno strumento con un buon rapporto qualità-prezzo fornisce le caratteristiche essenziali a costo zero, mentre offre piani premium che offrono funzionalità avanzate. In questo modo si garantisce che gli utenti di diversi livelli, dagli utenti occasionali alle grandi aziende, trovino il servizio vantaggioso.
5 tool per abbreviare gli URL
1. Bitly
Bitly è uno strumento per accorciare gli URL completo, semplice da usare e ricco di funzioni. Dalla creazione di link brevi al monitoraggio delle loro prestazioni attraverso una dashboard completa, Bitly fa tutto. Offre anche la generazione di codici QR e la funzione link-in-bio, rendendolo uno strumento versatile per qualsiasi azienda.
Il piano gratuito è piuttosto limitato, ma il piano Growth a 29 dollari al mese offre un dominio personalizzato gratuito e analisi dettagliate. Per esigenze maggiori, il piano Premium a 199 dollari al mese offre dati più granulari e funzioni aggiuntive.
Esempio: un URL lungo come questo: https://www.punto-informatico.it/perplexity-boom-ricerche-250-milioni-un-mese/, diventa: bit.ly/3WHxxS8.
2. TinyURL
TinyURL esiste dal 2002 e permette di abbreviare link in modo facile e veloce. Non richiede la creazione di un account ed è quindi ideale per generare rapidamente URL brevi senza complicazioni.
La versione base di TinyURL è gratuita e adatta a chi necessita semplicemente di accorciare link da condividere, senza funzionalità aggiuntive. Per chi invece ha bisogno di opzioni più avanzate come il tracciamento delle statistiche o l’utilizzo di un dominio personalizzato, TinyURL offre un piano Premium a pagamento che parte da 9,99$ al mese.
Esempio: un URL lungo come questo: https://www.punto-informatico.it/perplexity-boom-ricerche-250-milioni-un-mese/, appare così: https://tinyurl.com/jnnmx8h4
3. Rebrandly
Rebrandly è un’ottima alternativa a Bitly, poiché offre funzionalità avanzate di branding e analytics in modo facile e intuitivo.
Il piano base Essentials (13$ al mese) include la possibilità di abbreviare e personalizzare 250 link al mese con il proprio dominio. I piani Professional e Premium hanno limiti più alti e consentono analisi e monitoraggio ancora più sofisticati.
L’interfaccia web di Rebrandly è veloce e minimale, permette di tenere traccia in tempo reale della popolarità di ogni link accorciato e di generare codici QR associati.
Esempio: un URL lungo come questo: https://www.punto-informatico.it/perplexity-boom-ricerche-250-milioni-un-mese/, appare così: https://rb.gy/qx5gmm
4. Short.io
Short.io è un servizio offre un piano gratuito generoso, con la possibilità di accorciare 1.000 link al mese personalizzandoli con il proprio brand e di monitorare fino a 50.000 clic per ogni URL generato.
Questo lo rende un’ottima scelta per chi desidera iniziare a testare le funzionalità di un tool per abbreviare gli URL senza impegno. Oltre alle opzioni di base, Short.io mette a disposizione strumenti avanzati come il targeting dei link e analisi approfondite.
I piani a pagamento, a partire da 18 euro al mese, rimuovono i limiti del piano gratuito, consentendo di generare un numero illimitato di link personalizzati e abilitando opzioni aggiuntive come la geolocalizzazione dei click. Inoltre, rispetto agli altri strumenti è anche il lingua italiana, il che non è male.
Esempio: un URL lungo come questo: https://www.punto-informatico.it/perplexity-boom-ricerche-250-milioni-un-mese/, appare così: https://punto-informatico.it/MDW2KP
5. Dub
Dub è un servizio lanciato di recente, alla fine del 2022, che si distingue per l’interfaccia moderna e minimale e per funzionalità innovative come i suggerimenti di abbreviazione basati sull’intelligenza artificiale. Il piano gratuito consente di accorciare 25 nuovi link al mese e di monitorare 1.000 clic per ciascun URL generato.
I piani a pagamento partono da 19$ al mese e permettono di aumentare sensibilmente questi limiti, ad esempio generando 1.000 link brevi e tracciando 50.000 click al mese. Sebbene Dub sia ancora in fase di sviluppo, si presenta già come una soluzione valida per chi cerca un tool per abbreviare gli URL moderno, potente e ricco di funzionalità avanzate di analisi e monitoraggio.
Esempio: un URL lungo come questo: https://www.punto-informatico.it/perplexity-boom-ricerche-250-milioni-un-mese/, appare così: https://dub.sh/RWicQjQ
Addio Google URL Shortener: le soluzioni alternative per abbreviare i link lunghi
Esistono varie opzioni tra i tool per abbreviare gli URL, ognuno con funzionalità e vantaggi specifici. La scelta migliore dipende dalle esigenze dell’utente, come la frequenza di creazione di link brevi, il livello di personalizzazione richiesto e la necessità di strumenti analitici avanzati.
Provando i principali servizi disponibili, è possibile individuare quello che si integra al meglio con i propri flussi di lavoro, specialmente se si utilizzano tool per l’automazione.
Tra le opzioni consigliate spiccano di sicuro TinyURL, perfetta per un utilizzo rapido e senza necessità di creare un account, e Dub, che spicca per l’interfaccia moderna e minimale e l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Sperimentando questi e altri strumenti si può trovare la soluzione migliore in base alle specifiche esigenze.