I pagamenti e le app per pagare con lo smartphone si stanno diffondendo a macchia d’olio. Le ragioni sono molteplici: la lotta al denaro contante affonda le proprie radici nel passato e rappresenta un tema cruciale per il sistema fiscale di qualsiasi paese, Italia inclusa; i rischi connessi a portare con sé le carte fisiche sono concreti; l’emergenza sanitaria in atto sta ulteriormente spingendo il concetto di “contactless”. Lo scenario è particolarmente complesso e per questo i dispositivi mobili si stanno facendo sempre più strada anche in questo particolare settore.
Abbiamo dunque deciso di realizzare un approfondimento in merito. In questo modo avrete un punto di riferimento per comprendere appieno i pagamenti con lo smartphone, la tecnologia alle loro spalle, le migliori app per pagare attualmente disponibili e l’enorme potenziale di espansione. Prima di addentrarci però nell’analizzare le migliori applicazioni, è importante operare alcune premesse.
Queste premesse non possono prescindere da alcune informazioni tecniche necessaria relative agli smartphone. Come vedremo infatti, nel caso dei pagamenti attraverso questi dispositivi, tutto ruota attorno al chip NFC, presente tanto sugli Android che sui dispositivi iOS (iPhone, iPad). Scendiamo maggiormente nel dettaglio.
Che cos’è l’NFC e perché è importante per i pagamenti con lo smartphone
Innanzitutto NFC sta per Near Field Communication (letteralmente, “comunicazione in prossimità”). Indica dunque una tecnologia in grado di mettere in comunicazione due dispositivi diversi, sfruttando una connessione wireless (senza fili) a corto raggio. Da questo punto di vista ci sono evidenti similitudini con il Bluetooth, da cui comunque si differenzia per altri aspetti. Il suo funzionamento infatti è limitato a circa 10 centimetri di distanza. Senza dimenticare come spesso, per ragioni prettamente di sicurezza, la distanza venga ridotta a 4 centimetri (o anche meno).
Cosa significa però «mettere in comunicazione»? Vuol dire consentire ai due dispositivi di scambiarsi informazioni di vario tipo. Ad esempio l’NFC può consentire l’accoppiamento al volo di cuffie wireless con lo smartphone, come accade ad esempio con le Sony WH-1000XM4. Soprattutto questa tecnologia permette a smartphone, tablet e smartwatch di poter effettuare pagamenti in mobilità attraverso i POS, come se fossero vere e proprie carte di credito o prepagate.
Il differente approccio sull’NFC tra Android e iOS
Come sempre però tutto dipende dal modo con cui un qualsiasi chip viene implementato lato software. In tal senso è importante sottolineare il differente approccio in merito all’NFC operato da Android e iOS. Smartphone e tablet basati sul sistema operativo Google e provvisti della componente in questione, consentono di sfruttarla con qualsiasi piattaforma di pagamento. Nulla vieta dunque, ad esempio, di utilizzare sui dispositivi Xiaomi sia Google Pay (la piattaforma di pagamenti dell’azienda di Mountain View) che altri servizi come Satispay, Paypal Mobile Cash, Bancomat Pay. Massima libertà insomma.
Discorso differente invece su iPhone, iPad e Apple Watch. L’NFC su questi dispositivi può essere sfruttato per i pagamenti solo in abbinata alla piattaforma proprietaria dell’azienda di Cupertino, Apple Pay. Peraltro il funzionamento con i POS (e dunque il pagamento nei negozi) è garantito solo con lo smartphone e lo smartwatch, mentre i tablet della mela possono inviare denaro solo all’interno dell’applicazione e tramite il browser Safari. Come spesso accade dunque, il gigante californiano predilige dare priorità al suo ecosistema.
Come funziona il pagamento tramite smartphone
Chiariti questi aspetti preliminari, passiamo al funzionamento vero e proprio dei pagamenti attraverso smartphone. È bene chiarire come tutte le piattaforme di pagamento condividano questi meccanismi. La prima operazione da compiere è solitamente quella di abilitare il chip NFC (almeno negli smartphone Android, su iOS questo avviene in automatico quando necessario). In secondo luogo è necessario creare un profilo e registrare le carte da accoppiare al proprio account, siano essere prepagate, bancomat o carte di credito. Da questo punto di vista vi invitiamo a verificare la compatibilità della vostra banca (e di conseguenza delle vostre carte) con la piattaforma scelta.
Infine, a prescindere dal servizio, dovrete scegliere un metodo per autenticare le operazioni. In qualsiasi caso è possibile impostare un PIN numero, esattamente come avviene con le carte fisiche. Gli smartphone mettono però a disposizione i sensori biometrici, dal riconoscimento delle impronte digitali alla scansione 3D del volto. In questo caso molto dipende dal dispositivo in vostro possesso: gli iPhone di ultima generazione consentono di autorizzare i pagamenti con il Face ID, mentre i Samsung mettono a disposizione la scansione a infrarossi delle impronte digitali.
A questo punto il gioco è fatto. Arrivato il momento di pagare all’interno di un’attività commerciale, basta avviare l’applicazione scelta (Apple Pay, Google Pay, Satispay etc.), avvicinare fisicamente lo smartphone (o il tablet, o lo smartwatch) al POS e autenticare l’operazione attraverso il PIN numerico o il sistema biometrico. Tutto qui.
Le migliori app per pagare con lo smartphone
Passiamo adesso a quelle che sono le migliori app per pagare con lo smartphone (e con i dispositivi mobili in generale). Si tratta di un elenco che provvederemo ad aggiornare con regolarità in base a ciò che il mercato proporrà. Questo è infatti un settore particolarmente prolifico, con nuovi servizi che, di anno in anno, si impongono come valida alternativa a quelli più noti.
Google Pay
Google Pay è il sistema di pagamenti dell’azienda di Mountain View. Sbarcato in Italia a settembre 2020, si è posto immediatamente in competizione con Apple Pay. È infatti pensato per essere utilizzato soprattutto attraverso gli smartphone, ma in realtà può essere sfruttato anche su portali web e applicazioni mediante vari dispositivi. In generale è compatibile con qualsiasi smartphone, tablet o smartwatch Android dotati di NFC.
Come qualsiasi sistema di pagamento di questo tipo, per poter utilizzare Google Pay occorre associare la propria carta di credito, prepagata o bancomat. È ovviamente necessario che il proprio Istituto di Credito supporto il servizio. Ad oggi quelli compatibili sono: Banca Mediolanum, Banco di Sardegna, Bper:Banca,
Boon, Carta BCC, Fineco Bank, Hype, N26, Nexi, Postepay, Revolut, Tim Pay, UBI Banca, Unicredit, Volksbank, Widiba, Wirecard, Bunq.
Apple Pay
Apple Pay è il sistema di pagamenti dell’azienda di Mountain View. Sbarcato in Italia a maggio del 2017, si tratta di un servizio che si è diffuso molto rapidamente grazie anche all’ampio numero di partner coinvolti. È pensato essenzialmente per essere utilizzato attraverso gli iPhone, gli iPad, i Mac e gli Apple Watch, con possibilità differenti a seconda del dispositivo, come già anticipato nei paragrafi precedenti.
Per poter utilizzare Apple Pay occorre associare la propria carta di credito, prepagata o bancomat. È ovviamente necessario che il proprio Istituto di Credito supporto il servizio. Di seguito la lista di quelli compatibili: American Express, Maestro, Mastercard, Visa, Visa-Pay, AllianzBanca, Mediolanum, BoonBuddy, Bank, Bunq, Carrefour, Banca Carta, BCC, Expendia, EdenRed, SmartFineco Bank, Hype, Tim Personal, Intesa San Paolo, Unicredit, N26, Widiba, Nexi. Tra le più diffuse app per pagare dunque.
Apple Pay è inoltre integrato nel servizio dell’azienda di Cupertino denominato Wallet. Rispetto dunque a Google Pay, non occorre installare una specifica applicazione, bensì aggiungere una carta compatibile all’interno di Wallet. Di seguito lista dei dispositivi compatibili: iPhone 12, iPhone 12 Mini, iPhone 12 Pro Max, iPhone 12 Pro, iPhone 11, iPhone 11 Pro, iPhone 11 Pro Max, iPhone XR, iPhone XS, iPhone XS Max, iPhone X, iPhone 8, iPhone 8 Plus, iPhone 7, iPhone 7 Plus, iPhone 6s, iPhone 6s Plus, iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone SE, iPhone SE 2020, iPad Pro (4a generazione), iPad Pro (3a generazione), iPad (6a generazione), iPad Pro, iPad (5a generazione), iPad (6a generazione), iPad Air 3, iPad Air 2, iPad mini 4, iPad mini 3, Apple Watch Serie 1, Apple Watch Serie 2, Apple Watch Serie 3, Apple Watch Serie 4, Apple Watch Serie 5, Apple Watch Serie 6, Apple Watch SE, Mac con Touch ID, Mac introdotti dal 2012 accoppiati però con un iPhone o un Apple Watch compatibili con il servizio.
Samsung Pay
Samsung Pay è un metodo di pagamento mobile e portafoglio digitale fornito da Samsung che permette agli utenti di effettuare pagamenti usando smartphone compatibili e altri prodotti di Samsung. Il servizio supporta i pagamenti contactless usando l’NFC, ma anche MST che permette pagamenti contactless anche su terminali POS che supportano solo pagamenti tramite carta fisica.
Il servizio è stato lanciato in Corea del Sud il 20 agosto 2015 e negli Stati Uniti il 28 settembre dello stesso anno. In Italia le banche principali e i circuiti di carte compatibili sono: MasterCard, Maestro, Visa, V Pay, Banca Mediolanum, Banca Nazionale del Lavoro, Banco di Sardegna, BPER Banca, CartaBCC, Chebanca!, Hello Bank!, Intesa Sanpaolo, Nexi e le banche partner, Ubi Banca, UniCredit. Tra le migliori app per pagare.
I dispositivi che supportano Samsung Pay sono: Galaxy Z Fold2 5G, Galazy Z Flip 5G, Galaxy Z Flip, Galaxy Fold, Galaxy Note20, Note20 Ultra 5G, Galaxy Note10, Note10+, Note10 5G, Note10 Lite, Galaxy Note9, Galaxy Note8, Galaxy S20 FE, Galaxy S20 Ultra 5G, S20+, S20, Galaxy S10+, S10, S10e, S10 5G, S10 Lite, Galaxy S9, S9+, Galaxy S8, S8+, Galaxy S7, S7 edge, Galaxy S6 edge+, Galaxy A90 5G, Galaxy A80, Galaxy A71, Galaxy A70, Galaxy A51 5G, Galaxy A51, Galaxy A50, Galaxy A42 5G,, Galaxy A41, Galaxy A40, Galaxy A31, Galaxy A30s, Galaxy A20e, Galaxy A9, Galaxy A8, Galaxy A7 (2018), Galaxy A6, A6+, Galaxy A5 (2017), Galaxy A5 (2016), Galaxy Watch, Galaxy Watch3, Galaxy Watch Active2, Galaxy Watch Active, Galaxy Watch, Gear S3, Gear Sport.
Klarna – Paga in tre rate
Klarna è una Banca svedese che fornisce servizi finanziari online. È la fintech con il rating più alto in Europa, tanto da essere valutata ben 10,65 miliardi di dollari. L’approccio di questa realtà è particolarmente legato all’innovazione tecnologica e proprio in questa direzione va la nuova app denominata “Paga in tre rate”. È disponibile sia per Android che per iOS, non permette di pagare nei negozi tramite POS ma, direttamente dallo smartphone, è possibile autenticare le operazioni di pagamento online.
La particolarità sta nel fatto che questi acquisti online possono essere poi pagati in tre rate senza alcun interesse per l’utente. La app aiuta gli utenti a tenere sotto controllo le proprie spese grazie a una panoramica completa degli acquisti e delle transazioni effettuati con Klarna. Attivando le notifiche nell’app, si viene allertati dei pagamenti in programma. Inoltre, tramite l’app è possibile aggiornare i metodi di pagamento, segnalare i resi o effettuare pagamenti anticipati in pochi semplici passi.
Bancomat Pay
Bancomat Pay serve a trasferire in modo istantaneo somme di denaro dal proprio conto corrente. Le operazioni di trasferimento possono riguardare scambi commerciali (pagamenti in negozio o online) oppure personali (es. amici, parenti). Nei negozi convenzionati viene esposto un codice QR al punto cassa. Per pagare, basta lanciare l’app usata per il servizio, eseguire la scansione del codice QR, proseguire con l’immissione dell’importo e confermare. Tutto qui, semplice e immediato per una delle più diffuse app per pagare.
Per quanto riguarda lo scambio P2P tra familiari e amici, occorre invece autorizzare l’applicazione ad accedere ai contatti della rubrica. È disponibile sia sul Play Store di Google (dunque per gli smartphone Android) che sull’App Store di Apple (per i dispositivi iOS). In questo secondo caso però non può essere utilizzato per pagare nei negozi.
Satispay
Satispay è un’app di pagamento via smartphone che, tramite l’inserimento di codice IBAN e numero di cellulare, permette di effettuare transazioni di denaro senza carta di credito o di debito e senza necessità di un dispositivo dotato di tecnologia NFC. Consente di pagare nei negozi (sono 44mila gli esercizi commerciali convenzionati in tutta Italia, con l’aggiunta di un centinaio al giorno), inviare denaro agli amici (pensiamo alle collette che si organizzano per i regali di compleanno), fare shopping online ed effettuare donazioni, pagare i bollettini della Pubblica Amministrazione (pagoPA) come tasse e multe, ed effettuare le ricariche telefoniche.
Basta inserire il codice PIN all’interno della propria applicazione Satispay, selezionare l’opzione di pagamento, scegliere il negozio convenzionato, inserire l’importo e inviare il pagamento. Pagare con Satispay è sicuro sia perchè il sistema non utilizza dati sensibili e sia perché dopo il pagamento l’applicazione si chiude e non permette a terzi di accedere al denaro. Una delle migliori app per pagare.