Allestire una postazione per il mining delle criptovalute richiede inevitabilmente un investimento iniziale: calibrarlo in modo accorto e intelligente è essenziale per rientrare nel minor tempo possibile del denaro speso e iniziare a generare profitti. Una componente necessaria ai fini dell’operazione è la scheda video poiché è in questo elemento che è possibile accumulare i cavalli motore necessari per raggiungere performance utili a rendere efficace l’elaborazione dati necessaria al mining.
Vediamo qui i modelli che offrono il miglior rapporto qualità-prezzo in questa seconda metà dell’anno 2020, cercando nel bilanciamento tra costi e performance i modelli che possono regalare le migliori soddisfazioni a chi utilizza la propria postazione al servizio delle criptovalute.
GPU per il mining: i 5 modelli consigliati
Che si tratti di Bitcoin (attenzione che da poco c’è stato il terzo halving), di Ethereum o di altre crypto, il principio non cambia: si mettono le proprie risorse a disposizione del network che gestisce le transazioni e in cambio si ottiene moneta virtuale da impiegare poi come meglio si crede, per lo scambio di valuta online, per gli acquisti oppure per cederla ad altri una volta che il suo valore sarò cresciuto ottenendo così un guadagno.
Gli aspetti da tenere in stretta considerazione sono anzitutto performance e consumi perché, in modi opposti, contribuiscono al bilanciamento circa la convenienza di questo tipo di attività. Che sia per curiosità, business o diletto, quindi, occorre analizzare bene le specifiche tecniche nella messa a punto iniziale poiché inciderà pesantemente in seguito sia sulla quantità di bitcoin minati, sia sul costo dell’attività portata avanti.
Chiaramente la scheda grafica non è certo l’unica componente che incide, ma al tempo stesso rappresenta il cuore pulsante del progetto e l’elemento chiave del sistema che occorre realizzare per iniziare questo tipo di attività. I benchmark sulle performance potranno dire molto (ma non tutto) sulla bontà delle scelte effettuate, ma quando l’obiettivo è economico allora i consumi vengono ad avere ruolo preminente ed essenziale.
Abbiamo pertanto preso in considerazione i modelli disponibili, raffrontandoli in termini di caratteristiche tecniche: non vogliamo fare una vera e propria classifica, poiché ogni scelta va calibrata sulla base delle aspettative che ci si pone e delle possibilità di realizzazione, ma può essere questo un buon punto di partenza per capire come organizzare la propria base privata di mining.
Di seguito i 5 modelli consigliati. Nota bene: le cifre relative ai profitti sono da considerarsi indicative e riferite alle stime del sito BetterHash.
NVIDIA GeForce RTX 2070 SUPER ()
Tralasciando la più recente serie RTX 30 appena annunciata da NVIDIA, la GeForce RTX 2070 SUPER è forse la scelta più adatta per coloro che non vogliono affrontare un esborso economico eccessivo. Al lancio ha costituito un upgrade importante rispetto alla RTX 2070 base includendo l’11% in più di core CUDA. Una GPU nata con l’obiettivo soddisfare gli appassionati di gaming con pieno supporto al ray tracing e all’esecuzione dei titoli ad alta risoluzione senza cali di framerate, ma che può portare nel proprio wallet l’equivalente di oltre 50 dollari ogni mese.
NVIDIA GeForce RTX 2080 Ti ()
Sale la spesa, ma crescono anche le performance con la GeForce RTX 2080 Ti. Rispetto al modello citato poc’anzi si arriva a sfiorare i 90 dollari generati su base mensile. Una GPU ideata e progettata per il gaming in 4K senza inciampi, con un quantitativo di RAM maggiore, ma che per l’alimentazione assorbe più energia, un altro fattore da tenere in considerazione.
NVIDIA GeForce GTX 1080 Ti ()
Nonostante sia trascorso ormai qualche anno dal suo annuncio, GeForce GTX 1080 Ti rimane ancora oggi una scelta di tutto rispetto per questo tipo di operazioni. Si potrebbe avere qualche difficoltà nel reperirla, poiché non risulta più nel catalogo dei più importanti store di e-commerce, ma cercando bene online ci si potrebbe imbattere in qualche unità rimasta a magazzino e con un colpo di fortuna proposta a un prezzo conveniente. Le performance nel mining risultano tutto sommato in linea (se non addirittura superiori) a quelle della RTX 2070 SUPER vista in apertura: dai 55 ai 60 dollari mensili.
AMD Radeon RX 5700 XT ()
Progettata per il gaming a risoluzione 1440p, la Radeon RX 5700 XT è una delle schede più apprezzate degli ultimi anni nella sua categoria. La spesa è inferiore rispetto a quella dei più recenti modelli NVIDIA già elencati, ma secondo BetterHash può portare nel wallet dei suoi proprietari l’equivalente di oltre 75 dollari in crypto ogni mese. La si tenga in considerazione.
AMD Radeon RX 5700 ()
La carrellata si conclude con la sorella minore, la Radeon RX 5700. Scendono le performance così come il prezzo, ma non di molto, attestandosi sui 70 dollari/mese. È tra le opzioni migliori per chi desidera mettere un piede in questo mondo così da apprenderne le dinamiche senza dover affrontare fin da subito un investimento eccessivo.
L’elenco va per ovvie ragioni considerato parziale e oggetto ad un costante aggiornamento. Al tempo stesso va tenuto in stretta considerazione il singolo costo di approvvigionamento dell’energia elettrica, poiché questo aspetto non può che influire in modo decisivo sul bilancio tra costi e benefici. Questo costo in Italia è tendenzialmente alto, tale da non giustificare investimenti pesanti in area mining, tuttavia è questa una frontiera di sicuro interesse che chiunque può affrontare con adeguata attrezzatura.
Nella fattispecie in Italia il mining di un singolo dollaro è il 30% superiore rispetto alla Francia ed il 40% meno oneroso rispetto alla Germania: tra le maglie di queste differenze è possibile comprendere quale sia la differenza di redditività tra i diversi paesi e quale l’importanza di scegliere la giusta scheda video per gli obiettivi che ci si prepone.