L’edizione 2022 del World Wealth Report appena pubblicato da Capgemini prende in considerazione anche gli investimenti in asset digitali e, nello specifico, in criptovalute. Tra le statistiche che ne emergono, una interessa i cosiddetti HNWI. L’acronimo, che per esteso si legge High Net Worth Individual, identifica coloro che dispongono di un patrimonio netto piuttosto elevato.
HNWI e asset digitali: gli investimenti dei milionari
La ricerca ha coinvolto un totale pari a circa 3.000 milionari a livello globale (il 54% dei quali con un patrimonio compreso tra 1 e 30 milioni di dollari, mentre il restante 46% va oltre tale cifra). Il 71% ha affermato di aver destinato una parte del proprio capitale a questa tipologia di beni. La quota sale fino al 91% prendendo in considerazione esclusivamente gli under 40. La propensione al trading è dunque più elevata tra i giovani, ma non si tratta certo di una novità.
Le criptovalute rappresentano l’asset scelto con maggiore frequenza, seguite dagli ETF e dai prodotti legati al metaverso, inclusi gli NFT. Come ben sappiamo, di questa schiera non fa parte Bill Gates, tornato a pronunciarsi in modo piuttosto critico sugli asset digitali.
Va ad ogni modo precisato come crypto e altri beni digitali non occupino la maggior parte del portafoglio dei milionari, ma in media solo il 14% del totale. Ciò significa che sono visti in primo luogo come una forma di investimento alternativa, da affiancare a quelle più tradizionali nel nome della diversificazione. Per la versione integrale del report è possibile consultare il PDF.
Realtà come l’exchange Binance attive sul fronte crypto sono impegnate senza soluzione di continuità per spingerne l’adozione, anche tra coloro che non hanno disponibilità economiche illimitate oltre che per impieghi al di fuori dell’ambito trading. La stessa finalità è perseguita da nomi noti come Jack Dorsey e Jay-Z, che proprio nei giorni scorsi hanno lanciato insieme il progetto The Bitcoin Academy.