New York (USA) – Uno spam nello spam e per lo spam. Così si può leggere la colossale bufala in cui sono incappati, e in cui sono cascati, milioni di americani negli ultimi dieci giorni. Quasi 10 milioni di utenti statunitensi hanno creduto a quanto veniva descritto nella lettera fasulla che circola da poco più di una settimana.
L’email era confezionata per far credere che le imprese del telemarketing avrebbero avuto il diritto di chiamare chiunque sul proprio telefonino se non avesse aderito entro il primo gennaio al listone antispam messo in piedi dalla Commissione federale sul commercio (FTC) .
Stando ad un portavoce della FTC, questa email ha creato un vero e proprio panico di massa spingendo tonnellate di utenti a correre sul sito della Commissione e riempire il form di registrazione alla lista “Do not Call”, pensata per elencare numeri di utenti che esplicitano la propria volontà di non ricevere chiamate commerciali.
In realtà il nuovo “diritto” delle società di telemarketing non esiste. La FTC ha spiegato che “in apparenza l’unica cosa che gli utenti hanno capito dell’email è stato l’indirizzo del nostro sito”.
9,5 milioni di utenti americani si sono registrati nel corso dell’ultima settimana. Fino ad oggi in una settimana non si registravano alla lista più di 200mila utenti.
A quanto pare l’allarme è stato percepito così profondamente che sono moltissimi gli utenti che, ricevuta l’email spammatoria, hanno provveduto ad inoltrarla ad amici, conoscenti e colleghi, creando una catena di grande portata.