I cittadini del Minnesota possono continuare a frequentare, se lo vorranno, corsi universitari online gratuiti. Sembra giunta a questa conclusione la controversia sorta tra l’Ufficio per l’Istruzione Superiore dello stato federale e la piattaforma di formazione online Coursera .
Secondo quanto riportato dalle fonti locali, il sito che offre corsi universitari gratuiti in partnership con alcuni degli atenei più prestigiosi al mondo riportava un avviso indirizzato ai residenti in Minnesota, i quali non avrebbero potuto fruire dei servizi offerti da Coursera senza l’autorizzazione dei funzionari federali : “Se sei residente nello stato del Minnesota – recitava il messaggio – non potrai accedere ai corsi di Coursera oppure, per ogni classe che intendi frequentare, la maggior parte del lavoro che ti sarà richiesto dovrà essere svolto fuori dallo stato del Minnesota”.
Tutta colpa, a quanto pare , di un regolamento approvato venti anni fa , che prevede l’autorizzazione statale per le università che intendano offrire corsi di formazione ai residenti del Minnesota e che è applicato sia agli enti che operano in Rete sia agli organismi che possiedono sedi fisicamente esistenti.
Nata come una legge in difesa dei consumatori, da più parti è stato notato che la sua applicazione nel caso di specie presenta dei vizi logici dal momento che a violare le norme sarebbero, eventualmente, le università che offrono i corsi e non la piattaforma che li distribuisce a titolo gratuito. Un rilievo, questo, che è stato riconosciuto anche da Larry Pogemiller, direttore dell’Ufficio per l’Istruzione Superiore. Chiamato a rispondere del caso, Pogemiller ha chiarito che tutti i residenti possono iscriversi a corsi online , per di più se gratuiti, e che lo stesso stato federale incoraggia i programmi di apprendimento accessibili liberamente. Il responsabile ha inoltre riferito che nei prossimi mesi si dedicherà, in collaborazione con gli organismi competenti, all’aggiornamento di un regolamento ormai ritenuto anacronistico.
Cristina Sciannamblo