MISE, ARERA e Antitrust hanno effettuato in queste ore il primo incontro di coordinamento utile a gestire al meglio il delicato passaggio di uscita dal servizio di maggior tutela. Seguiranno altri incontri, ma la prima pietra è stata posata: un ulteriore avviso per quegli utenti che ancora non hanno bene chiaro quanto sta per accadere.
Il mercato dell’elettricità e del gas sta per cambiare una volta per tutte: sebbene il mercato libero sia in essere ormai da tempo, in realtà gran parte degli italiani ancora non ha cercato casa tra le offerte disponibili e presto si troverà però costretto a farlo. Era chiaro fin dal principio che questo passaggio sarebbe stato delicato e si è infatti protratto già per molto tempo il tutto nel tentativo di accompagnare per mano gli utenti verso il mercato libero. Ora è venuto il momento di forzare la mano, ma occorre capire come procedere, come rendere proficuo tale investimento di risorse e come evitare problemi anche in termini di tutela della concorrenza. Prima e dopo la scadenza.
I tre attori principali sono così scesi in campo: presso il Ministero dello Sviluppo Economico si sono riuniti i rappresentanti del ministero, quelli dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e quelli dell’autorità Antitrust. «Nel corso della riunione», spiega il MISE al termine dell’incontro, «sono stati discussi sia i tempi che le azioni necessarie al raggiungimento dell’obiettivo previsto per il mese di luglio del 2020. Rispetto a queste ultime, ognuno dei partecipanti ha sottoposto al tavolo le proprie proposte secondo le diverse competenze».
Le osservazioni sono state messe a fattor comune, insomma, per un primo brainstorming prima di mettere a punto la fase procedurale. Di qui in avanti, infatti, si entrerà definitivamente in azione. Davide Crippa, Sottosegretario allo Sviluppo economico con delega all’energia, puntualizza:
Il superamento del regime di maggior tutela dovrà essere l’occasione per ridisegnare un nuovo mercato dell’energia, renderlo più trasparente, integrare al meglio l’energia prodotta da fonti rinnovabili e creare le condizioni migliori sia sul fronte della domanda che dell’offerta. Il primo passo sarà il completamento dell’iter dell’Albo dei venditori. Il tavolo verrà riconvocato a breve per la presentazione di un programma operativo e condiviso.
L’incontro è stato un passaggio interlocutorio, una sorta di introduzione propedeutica da cui partire per la costruzione del percorso comune che ministero e autorità intendono intraprendere. La scadenza è segnata: 1 luglio 2020. Qualsivoglia strategia posta in essere avrà dunque tempo poco più di un anno per essere espletata, dopodiché subentreranno semplicemente i regimi di salvaguardia già sviluppati (offerte “Placet”). Non solo occorre garantire il miglior percorso possibile verso l’estate 2020, ma bisogna altresì certificare i giusti equilibri (in termini di concorrenza e trasparenza) per il mercato libero che verrà. Ed è su questi equilibri che si costruiranno gran parte delle politiche energetiche del nostro paese negli anni a venire.