MISE e Regione Lazio: Wifi nelle zone terremotate

MISE e Regione Lazio: Wifi nelle zone terremotate

A due anni dal terribile sisma che ha colpito Lazio, Marche e Abruzzo, MISE e Regione Lazio investono per portare il Wifi pubblico.
MISE e Regione Lazio: Wifi nelle zone terremotate
A due anni dal terribile sisma che ha colpito Lazio, Marche e Abruzzo, MISE e Regione Lazio investono per portare il Wifi pubblico.

Portare il Wifi nelle aree terremotate, affinchè le persone colpite dal sisma possano sopperire alle difficoltà del momento attraverso un canale di comunicazione certo ed emanazione dell’assistenza delle infrastrutture statali: con questo spirito è stato firmato il protocollo d’intesa tra il Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, e il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, “per la diffusione della connettività Wi-Fi nel comuni del Lazio colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016“.

Con due anni di ritardo rispetto a quando l’emergenza era concreta, ma pur sempre in tempo per aiutare le popolazioni locali attraverso uno schema di connettività pubblico e aperto, il progetto prende il via con firma congiunta ed immaginato non tanto per la ricostruzione, quanto più per il rilancio:

Il protocollo che firmiamo oggi è un tassello della strategia digitale messa in campo dal governo, che vede nel rilancio del progetto Wi-Fi Italia, insieme allo sviluppo del 5G, intelligenza artificiale e blockchain, uno dei motori fondamentali per far diventare l’Italia una Smart Nation. A tal riguardo, abbiamo stanziato complessivamente 53 milioni di euro per la creazione della rete nazionale di accesso gratuito ad internet, basato su un sistema centrale di integrazione di reti Wi- Fi pubbliche e private.

Luigi Di Maio

Ma se l’obiettivo è “consentire ai cittadini di accedere gratuitamente ad internet in luoghi pubblici e favorire l’iniziativa imprenditoriale“, ha realmente senso scommettere su reti pubbliche? La domanda è lecita. Il sisma del 2016 colpì Lazio, Marche e Umbria, con gravi ritardi nella ricostruzione e ferite irrisolte nelle comunità locali. La scelta di scommettere sul wifi pubblico potrebbe essere un segno di considerazione apprezzabile, ma occorrerà capire come sarà ora messo a punto il progetto e fino a che punto potrà essere di giovamento all’imprenditoria locale (così come esplicitamente dichiarato in fase di stipula del protocollo). Il vantaggio primo potrebbe essere in ambito turistico, legando i comuni coinvolti alla rete di wifi.Italia.it, ma al tempo stesso il ritorno non sembra essere così immediato come invece necessitano le comunità locali oggi tagliate fuori dalla propria storia e dai propri luoghi.

Nessun dubbio sulla bontà dell’investimento da parte del presidente Zingaretti, il quale dà così seguito ai propri intenti di copertura dell’intera regione attraverso il progetto Piano Banda Ultra Larga:

Con i sindaci del cratere abbiamo deciso che una parte degli sms solidali andrà a rafforzare e a creare una rete digitale sul territorio molto importante e l’accesso di punti di Wi-Fi gratuito in tutta l’area

Nicola Zingaretti

L’iniziativa vede una spesa previsionale da 1,3 milioni di euro per la realizzazione della copertura auspicata entro il prossimo quinquennio: 450 mila euro sono a carico della Regione, il resto proviene invece dagli SMS solidali inviati nel tempo in aiuto delle zone terremotate (capitale attorno al quale molto si era già discusso ai tempi a seguito delle proteste del sindaco di Amatrice). L’area identificata è quella compresa sui comuni di Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Castel Sant’Angelo, Cantalice, Cittaducale, Cittareale, Leonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Posta, Rivodutri e Rieti.

Fonte: MISE
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Pubblicato il
10 dic 2018
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