Mistral AI, la start-up francese che ambisce a competere con ChatGPT dell’americana OpenAI, ha comunicato questa mattina di aver ottenuto un finanziamento record: un’impresa notevole in un contesto economico poco favorevole alle start-up.
Fino a qualche anno fa, infatti, bastava avere una buona idea per raccogliere fondi. I venture capitalist, i finanziatori delle imprese innovative, erano alla ricerca di progetti da sostenere. Con la crescita dei tassi di interesse e le difficoltà attuali nel mercato delle start-up, i fondi per le giovani imprese sono calati drasticamente. Di conseguenza, solo i progetti più validi ricevono finanziamenti.
Mistral AI: la sfida francese a OpenAI
Questa è l’altra impresa di Mistral AI: la start-up francese, nata meno di un anno fa, è riuscita a raccogliere quasi 400 milioni di euro con una valutazione di circa 2 miliardi di euro. È diventata in breve tempo il cosiddetto “unicorno”: una start-up valutata oltre un miliardo di euro.
I fondatori di Mistral AI vantano anni di esperienza in colossi della tecnologia. Come si spiega questo successo? Innanzitutto, Mistral AI opera in un settore in forte espansione: l’intelligenza artificiale. Da quando, poco più di un anno fa, gli investitori hanno scoperto il potenziale di ChatGPT, sono tutti interessati a finanziare le start-up concorrenti per conquistare una parte di quello che si preannuncia essere un mercato enorme. L’intelligenza artificiale sta entrando progressivamente in ogni ambito della nostra vita quotidiana.
Il secondo fattore che sta alla base della rapida crescita di questa start-up è il talento dei suoi fondatori: hanno studiato nelle migliori scuole del mondo e hanno tutti anni di esperienza in Google o Meta-Facebook. In altre parole, non sono dei principianti.
L’intelligenza artificiale aperta a tutti
Ma una start-up francese può davvero sfidare i giganti americani che hanno raccolto miliardi di dollari? Nel settore delle nuove tecnologie si applica spesso la filosofia del “winner takes all”, secondo cui chi arriva primo prende tutto.
Attualmente siamo all’inizio di una corsa. Nel campo dell’AI, la maggior parte della ricerca avviene nel cosiddetto “open source”. Le linee di codice sono aperte, condivise e migliorate dalla comunità degli sviluppatori. Mistral AI vuole vendere servizi personalizzati alle aziende, ma si appoggia su un software che può essere migliorato da chiunque. Questo è un vantaggio rispetto a OpenAI, che si sta sviluppando in segreto.
Il vantaggio dell’intelligenza artificiale “made in France”
Mistral AI potrebbe beneficiare del modo in cui l’Europa ha deciso di regolamentare l’intelligenza artificiale. L’idea è quella di controllare e supervisionare servizi potenti o sistemici come ChatGPT, ma di lasciare alle start-up una certa libertà di sviluppo finché non raggiungono la massa critica.