Ogni moderno sistema operativo possiede uno strumento che permette di monitorare i processi in esecuzione sulla macchina, ma quando un programma si blocca irreparabilmente e la sua finestra resta impressa sul monitor si può solo tentare di forzare la chiusura. Con buona pace dei lavori in corso.
Per questo motivo i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) stanno lavorando ad un innovativo sistema che prova a sbloccare il software in stallo, senza perdita di dati. Un vero e proprio defibrillatore da utilizzare con le applicazioni rimaste appese, che consentirà di salvare i dati e completare il lavoro prima di riavviare davvero.
Il freeze dei programmi è legato principalmente al loop infinito, all’esecuzione ripetuta di un singolo stralcio di codice. Per uscire da questa frustrante modalità, i ricercatori del MIT hanno messo a punto uno strumento chiamato Jolt che interrompe i cicli infiniti, spingendo il software sulla successiva riga di codice.
Il framework in questione è già stato sperimentato in diverse situazioni anche se per il momento funziona solamente con applicazioni “semplici”. La prima versione di Jolt non è in grado di rilevare tutte le condizioni che possono portare al blocco di un software in esecuzione e non può controllare i cicli di loop dei programmi più avanzati senza appesantire il sistema.
Roberto Pulito