9 Kg di peso e capacità di muoversi con una velocità massima pari a poco meno di 9 Km/h: il nuovo robot quadrupede del MIT è l’evoluzione di un’unità già vista in azione in passato, ora migliorata dal punto di vista del design, delle componenti integrate e delle abilità software dedicate alla gestione del movimento. Il Mini Cheetah (in italiano Piccolo Ghepardo) può addirittura eseguire un salto mortale all’indietro.
Mini Cheetah, il nuovo robot del MIT
Come suo solito, il Biomimetic Robotics Laboratory del Massachusetts Institute of Technology ha pubblicato un filmato dal taglio divertente e ironico (in coda ci sono i blooper) per dimostrare le skill dell’automa: è in grado di muoversi su terreni con fondo sconnesso, avanzando frontalmente oppure con passi laterali, nonché di eseguire acrobazie. Risponde anche alle sollecitazioni esterne. Il tutto calcolando in tempo reale in che modo distribuire il proprio peso così da bilanciarsi e non cadere, integrando nel suo corpo di metallo, plastica e transistor le batterie necessarie a renderlo indipendente da una fonte di alimentazione esterna.
Il neonato Mini Cheetah, così come le altre unità robotiche concepite dagli ingegneri del MIT (compresa quella umanoide Atlas), nasce ovviamente con finalità differenti rispetto a quella che lo porta oggi a esibirsi in un video su YouTube. Un giorno strumenti di questo tipo potranno essere impiegati, tra le altre cose, per gli interventi nelle situazioni di emergenza, muovendosi in contesti e ambienti nei quali gli operatori metterebbero a repentaglio la loro incolumità. Potrebbero tornare utili anche nel contesto produttivo e industriale, per operazioni di monitoraggio e trasporto.
Restando in tema, l’Electrical Engineering and Computer Science dell’istituto di Boston partecipa a un progetto dell’italiana Piaggio di cui abbiamo parlato di recente, quello che a breve porterà sul mercato il robot Gita progettato per movimentare oggetti di qualsiasi tipo e per mappare l’ambiente in cui si muove, in maniera del tutto autonoma.