MIT, un guanto per interfaccia

MIT, un guanto per interfaccia

Guanti coloratissimi da un dollaro e una webcam: servirebbe poco ai ricercatori per rivoluzionare il mondo dei controller
Guanti coloratissimi da un dollaro e una webcam: servirebbe poco ai ricercatori per rivoluzionare il mondo dei controller

Un paio di guanti in lycra dai numerosi colori accesi (costo: un dollaro) e una webcam: questa la base dell’ intuizione del MIT per un’interfaccia utente basata sui gesti, utile ad interagire direttamente con gli oggetti virtuali.

Venti forme irregolari di dieci diversi colori su ogni guanto, a parere dei ricercatori del MIT, possono essere registrate da una webcam e tradotte in comandi univoci basati su gesti delle mani. Sfruttando la corrispondenza tra colori e forme , infatti, gli studiosi sembrano essere stati in grado di sviluppare un sistema che “ottiene la configurazione 3D della mano, delle dita e del loro movimento”.

Il sistema riesce a far ciò grazie ad un algoritmo che permette di isolare l’immagine della mano guantata, ridurla a 40 pixel per 40 e cercare un’immagine corrispondente nel database di miriadi di modelli che, con le stesse dimensioni, rappresentano una mano in differenti posizioni a cui sarà collegata la corrispondente posizione sullo schermo.

Il sistema prossimamente potrebbe esser disponibile anche in una versione più discreta, grazie all’utilizzo di materiali che rendano i dettagli dei colori visibili solo dall’occhio di una telecamera. Tuttavia ancora non è dato sapere quando un simile modello di interfaccia sarà disponibile al pubblico.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
24 mag 2010
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