Il mercato del mobile gaming sta attraversando un periodo di sempre maggiore crisi (e infatti c’è chi, come Netflix, prova ad andare anche oltre). Lo rivela un recente report, intitolato “Good Games Don’t Die” e basato sulle interviste fate ad oltre 500 sviluppatori negli Stati Uniti e nel Regno Unito, che è stato stilato dalla società di analisi di mercato Atomik Research per SuperScale.
Mobile gaming: l’83% dei titoli fallisce nei primi tre anni dopo il lancio
Andando più in dettaglio, in base a quanto emerso, l’83% dei giochi per smartphone e tablet fallisce nei primi tre anni dopo il lancio. Si tratta di un dato particolarmente allarmante, che va ad evidenziare le costanti sfide e difficoltà nel segmento gaming in ambito mobile.
Dal report è emerso un trend tutt’altro che rassicurante, evidenziando che il 43% dei giochi non riesce neppure a superare la fase di sviluppo e viene cancellato prima del rilascio sul mercato, mentre il 76% dei giochi raggiunge il picco di entrare durante il primo anno, ma solo il 4% riesce a raggiungere il medesimo risultato anche il secondo anno.
Dal report emerge altresì che mentre oltre la metà degli sviluppatori usa contenuti live nei propri giochi, il 38% non rilascia aggiornamenti su base regolare e meno della metà rilascia aggiornamenti mensili, per cui solo il 5% dei giochi riceve ancora supporto a 7 anni dal lancio.
Nonostante l’elevato tasso di fallimento, il 78% degli sviluppatori preferisce lavorare su nuovi progetti. Tuttavia l’incertezza nell’industria rappresenta un freno nella creazione di nuove esperienze di gioco mobile, mentre il 30% ritiene che il mercato attuale sia troppo difficoltoso per offrire delle reali opportunità di successo.