“Si tratta di una vera e propria pietra miliare. Circa 400 milioni di utenti mobile hanno generato un traffico dati superiore a quello voce, da un totale di 4,6 miliardi di utenze nel mondo”. Così Hans Vestberg, CEO di Ericsson, leader svedese delle telecomunicazioni. Intervenuto nel corso dell’ultimo CTIA di Las Vegas, Vestberg ha presentato dati più che imponenti.
Secondo Ericsson , il traffico dati complessivo sarebbe cresciuto del 280 per cento negli ultimi due anni , pronto a raddoppiarsi ogni anno per il prossimo lustro. Una forte previsione di crescita, incoraggiata dalle risultanze osservate nello scorso dicembre: quando il traffico dati superava per la prima volta quello voce .
“I rilevamenti condotti da Ericsson nel mondo reale – ha continuato Vestberg – hanno confermato la nostra ipotesi che il crescente interesse nei confronti di una connettività disponibile in qualunque luogo e in qualunque momento avrebbe guidato la crescita della banda larga mobile”. Sempre secondo il gigante svedese delle telecomunicazioni, l’80 per cento degli utenti mobili ha dichiarato di aver bisogno di un accesso pressoché ubiquo alla Rete.
Probabilmente per poter aggiornare Facebook o cinguettare su Twitter. Secondo i dati presentati da Vestberg, sarebbero oltre 100 milioni le persone che hanno abitualmente accesso al social network in blu attraverso i propri dispositivi mobile . Con più di 200 operatori che sono attualmente al lavoro sullo sviluppo di applicazioni mobili del sito di Mark Zuckerberg.
Certamente tutta “colpa” degli smartphone, divenuti oggi apparecchi fondamentali per poter gestire sia il traffico voce che quello dati in maniera rapida e a portata di tasca. Ai dati di Ericsson andrebbero aggiunti quelli recenti della società di rilevamento statunitense AdMob Mobile Metrics . Allo scorso febbraio, gli smartphone hanno contribuito al 48 per cento del traffico globale sul network della stessa AdMob.
Si tratterebbe di una percentuale superiore del 13 per cento a quella rilevata nel febbraio 2009. E ci sarebbero alcuni smartphone in particolare a fare la parte del leone in questa crescita generale di utilizzo da parte degli utenti. La quota di richieste di iPhone OS è infatti aumentata dal 33 al 50 per cento , ma a fare di meglio è stato Android, che se nel 2009 poteva contare su un misero 2 per cento, nel giro di 12 mesi ha sfiorato quota 25 per cento . Una nuova battaglia nella guerra dei numeri tra la Mela e l’Androide.
Mauro Vecchio