Durante la conferenza per gli sviluppatori Google I/O 2024, Big G ha rivelato un’importante novità. A partire da Chrome 126, Gemini Nano, il più compatto dei modelli di intelligenza artificiale di Google, sarà integrato direttamente nel browser Chrome.
Questa integrazione apre nuove possibilità per gli sviluppatori, che potranno sfruttare il potenziale di Gemini Nano direttamente sul dispositivo, alimentando le proprie funzioni di AI. Google stessa prevede di utilizzare questa innovativa funzionalità per potenziare strumenti come “aiutami a scrivere” di Workspace Lab in Gmail.
Grazie ai recenti progressi nel supporto di WebGPU e WASM in Chrome, sarà possibile eseguire questi modelli di intelligenza artificiale a una velocità adeguata su un’ampia gamma di hardware. Questo aspetto è fondamentale per garantire un’esperienza utente fluida e senza interruzioni.
Collaborazione con altri fornitori di browser
Google sta attivamente collaborando con altri fornitori di browser per abilitare questa o una funzione simile anche nei loro prodotti. Jon Dahlke, direttore della gestione dei prodotti di Google per Chrome, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione durante un briefing prima dell’annuncio di martedì.
Nell’annuncio ufficiale, Dahlke ha affermato: “Con webGPU, WASM e Gemini integrati in Chrome, crediamo che il web sia pronto per l’intelligenza artificiale“. Questa dichiarazione sottolinea l’impegno di Google nel portare l’IA alla portata di tutti gli utenti del web.
La sfida della scelta del modello di intelligenza artificiale
Nonostante l’entusiasmo, è improbabile che la maggior parte dei concorrenti di Chrome voglia puntare esclusivamente sui modelli di intelligenza artificiale di Google. La soluzione ideale sarebbe consentire ai browser e agli sviluppatori di eseguire il modello di loro scelta. Mentre Google sceglierebbe naturalmente di utilizzare Gemini per le proprie applicazioni, le dimensioni ridotte di questi modelli permetterebbero agli sviluppatori di selezionare quello più adatto alle loro esigenze.
La scommessa di Google risiede nell’abilitazione di una serie di API di alto livello in Chrome, che consentiranno di tradurre, sottotitolare e trascrivere il testo direttamente nel browser utilizzando i modelli Gemini. Questa funzionalità potrebbe rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono con i contenuti web in lingue diverse.
Nuove funzioni per gli sviluppatori nella Chrome DevTools Console
Grazie all’integrazione del modello Gemini Nano, gli strumenti di Chrome DevTools Console offriranno nuove funzioni agli sviluppatori. Sarà possibile ottenere spiegazioni degli errori e suggerimenti per il debugging direttamente nella console, semplificando il processo di sviluppo e risoluzione dei problemi.