Durante il primo giorno del processo sui rimedi, il Dipartimento di Giustizia ha ribadito che la vendita di Chrome è una delle soluzioni migliori per ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca. Google ha invece evidenziato che le richieste del governo sono eccessive. È stato anche affrontato un argomento poco trattato durante il processo del 2023, ovvero la ricerca AI con Gemini.
Google paga Samsung per installare Gemini
L’avvocato del Dipartimento di Giustizia (David Dahlquist) ha mostrato una slide che descrive il “ciclo vizioso” di Google. L’azienda di Mountain View paga miliardi di dollari per essere il motore di ricerca predefinito. Riceve quindi più query, raccoglie più dati, migliora i risultati delle ricerche, guadagna di più e quindi può sottoscrivere altri accordi.
Google afferma invece che si tratta di un “ciclo virtuoso” perché è ciò che ha reso il motore di ricerca migliore degli altri e quindi il preferito dagli utenti. Il Dipartimento di Giustizia ha chiesto tre rimedi principali, ovvero la vendita di Chrome, l’annullamento dei contratti relativi all’uso di Google come motore di ricerca predefinito e l’accesso ai dati di ricerca da parte dei concorrenti.
L’avvocato di Google (John Schmidtlein) ha sottolineato che questi rimedi sono “estremi” e che permetterebbero ai concorrenti di sviluppare i loro prodotti sfruttando gli investimenti dell’azienda californiana. Inoltre, i dati di ricerca includono molte informazioni private difficili da gestire e proteggere.
Durante il processo del 2023 che ha portato alla sentenza di monopolio ad agosto 2024 non è stata considerata la ricerca AI. Secondo l’avvocato del Dipartimento di Giustizia, Google potrebbe monopolizzare anche questo mercato con Gemini.
Nel corso del dibattimento è emerso che Samsung riceve enormi somme di denaro ogni mese per la preinstallazione dell’app Gemini sui dispositivi Galaxy, oltre ad una percentuale sui guadagni pubblicitari (revenue sharing).
L’avvocato di Google ha evidenziato che ci sono o ci saranno molti concorrenti di Gemini. I nomi sono elencati nel post pubblicato su sito ufficiale: ChatGPT (OpenAI), Apple Intelligence, Meta AI, Alexa+ di Amazon, Copilot di Microsoft, Grok 3 di xAI, Claude di Anthropic e V3 di DeepSeek.