Il giudice Amit Mehta ha stabilito che Google possiede un monopolio nei mercati dei motori di ricerca e dell’advertising testuale nelle ricerche generali. La sentenza potrebbe avere conseguenze negative per Apple e soprattutto per Mozilla, se l’azienda di Mountain View dovrà interrompere gli accordi contrattuali.
Cosa cambierà per Apple e Mozilla?
Il Dipartimento di Giustizia aveva denunciato Google il 20 ottobre 2020. Il processo è iniziato il 13 settembre 2023 e terminato il 16 novembre 2023. Gli argomenti finali sono stati esposti dalle parti il 3 e 4 maggio 2024. Ieri, il giudice ha emesso la sentenza: Google ha un monopolio nei mercati della ricerca e del search text advertising (le inserzioni mostrate all’inizio della pagina dei risultati delle ricerche).
L’accusa di monopolio deriva principalmente dagli accordi di esclusiva sottoscritti con Apple, Mozilla e Samsung. Uno dei possibili rimedi imposti dal giudice potrebbe essere la rescissione dei contratti. Apple ha ricevuto 20 miliardi di dollari nel 2022 per avere Google come motore di ricerca predefinito in Safari. Si tratta di una somma piuttosto elevata, ma l’azienda di Cupertino ha altre fonti di entrate.
Apple potrebbe anche sviluppare un motore di ricerca o mostrare un elenco di alternative agli utenti, come avviene per i browser su iOS in Europa. In realtà ha già iniziato a ridurre la dipendenza da Google con Apple Intelligence. Siri e ChatGPT potranno essere utilizzati per cercare informazioni su Internet, senza passare per Google.
Più gravi sarebbero le conseguenze per Mozilla che oggi offre Google come motore di ricerca predefinito in Firefox. In base ai dati finanziari del 2022 (gli ultimi disponibili) della fondazione, 510 milioni di dollari di entrate su 593 derivano dall’accordo con Google. L’impatto sarebbe quindi devastante per le casse di Mozilla.
Per decidere i rimedi sarà necessario un altro processo. Considerando l’appello di Google potrebbe passare oltre un anno. Apple e Mozilla hanno quindi tutto il tempo per trovare le alternative. Nel frattempo, l’azienda di Mountain View dovrà presentarsi in tribunale per un secondo processo che riguarda il presunto monopolio nel mercato dell’advertising online.