Monopolio Google: richiesta informazioni su ricerca IA

Monopolio Google: richiesta informazioni su ricerca IA

I rimedi da imporre a Google per ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca verranno comunicati dal giudice entro agosto 2025.
Monopolio Google: richiesta informazioni su ricerca IA
I rimedi da imporre a Google per ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca verranno comunicati dal giudice entro agosto 2025.

Google conoscerà la punizione per il monopolio nella ricerca online entro agosto 2025. Questa è la decisione presa dal giudice Amit Mehta durante l’udienza di venerdì scorso. Intanto, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha chiesto informazioni sulla nuova strategia di business relativa alla ricerca IA.

Fine del contratto con Apple o vendita?

Il giudice federale ha stabilito che Google possiede il monopolio nel mercato dei motori di ricerca (a fine agosto è stata presentata anche una denuncia da parte di Yelp). Tale posizione dominante è stata ottenuta con diverse pratiche anticoncorrenziali, tra cui la sottoscrizione di accordi con produttori e software house per il motore di ricerca predefinito (principalmente in Safari e Firefox).

Venerdì scorso è iniziata la seconda fase, durante la quale il giudice deciderà i rimedi da imporre per ripristinare la concorrenza. Il Dipartimento di Giustizia dovrà inviare le sue proposte entro fine anno. Verrà quindi avviato un altro processo per ascoltare le parti interessate e vari testimoni. Le prime udienze sono previste a marzo o aprile.

Una delle soluzioni più probabile è la rescissione dei contratti con Apple, Mozilla e altre aziende che ricevono miliardi di dollari per impostare Google come motore di ricerca predefinito. Il Dipartimento di Giustizia potrebbe anche chiedere la separazione della ricerca da Chrome e Android, quindi la vendita di questi ultimi.

L’avvocato David Dahlquist del Dipartimento di Giustizia ha evidenziato che il mondo è cambiato da quando sono state raccolte le prove per il processo. Ora devono essere raccolte prove “sul futuro”, ovvero sull’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa (Gemini) nel motore di ricerca. Tra i testimoni potrebbero esserci i dirigenti di OpenAI e Microsoft.

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Pubblicato il
8 set 2024
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