Da quando l’intelligenza artificiale ha fatto irruzione nelle nostre vite, ci hanno promesso che motori di ricerca AI come ChatGPT Search o Perplexity avrebbero rivoluzionato il modo in cui troviamo informazioni – più veloci, più precisi, più intelligenti. Ma un recente studio del Tow Center for Digital Journalism racconta una storia ben diversa: questi strumenti non sono così affidabili come sembra.
In alcuni casi, hanno un tasso di errore fino al 76%. Il paradosso? Servono queste informazioni con una tale sicurezza che si finisce per fidarsi ciecamente. A torto…
Attenzione ai motori di ricerca AI, sono imprecisi ma sembrano sicuri
Lo studio ha messo alla prova otto motori di ricerca AI chiedendo loro di estrarre semplici informazioni da 10 articoli di 10 testate diverse. In particolare, è stato chiesto loro di trovare il titolo dell’articolo, il nome della testata e la data di pubblicazione. Il risultato: spesso hanno fornito informazioni errate, pur esprimendosi con assoluta sicurezza. E non hanno mai ammesso la possibilità di sbagliare.
Il caso più eclatante è stato Grok-3, il modello AI di X, che ha fornito il 76% di risposte errate o parzialmente errate. Peggio ancora, le versioni a pagamento non sono più accurate: Perplexity Pro, che costa 20 euro al mese, si è comportato peggio della sua versione gratuita. In altre parole, pagare di più non garantisce una maggiore affidabilità, ma sicuramente più errori!
Lo studio ha anche dimostrato che alcuni motori di ricerca, che dovrebbero rispettare le restrizioni di accesso, riescono ad aggirare questi blocchi. Per esempio, Perplexity è stato in grado di estrarre informazioni dal National Geographic, nonostante fosse protetto da un paywall che vietava l’accesso ai bot AI. Ma anche in questo caso, diversi programmi hanno fornito dati errati su questi siti bloccati.
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio… l’antico adagio
Morale della favola: questi strumenti possono talvolta recuperare informazioni vietate, ma ciò non significa che siano corrette. Alla luce di questi risultati, è più che mai importante effettuare controlli incrociati su più fonti e non fidarsi ciecamente delle risposte generate dall’AI.