Roma – Apple sostiene che il podcasting stia diventando un ottimo strumento per incrementare l’audience delle piattaforme di distribuzione digitale, ma grazie a Podzinger domani questo fenomeno potrebbe trasformarsi in un vero e proprio motore economico.
La piattaforma di ricerca online Podzinger, sviluppata dalla BBN Technologies , infatti, si distingue per la capacità di rilevare gli elementi audio-testuali presenti all’interno di file multimediali.
Invece di analizzare solo le denominazioni dei file e i metadata correlati ai contenuti multimediali, come fanno ad esempio AOL Video , Google Video e Yahoo , Podzinger sarebbe in grado di andare in maggiore profondità . “Questa è una differenza sostanziale. Il nostro obiettivo è dare la possibilità di effettuare ricerche all’interno dei contenuti audio”, ha dichiarato Alex Laats, presidente di Podzinger. In pratica, sfruttando questo sistema, una conferenza in podcasting può essere individuata online non solo grazie ai suoi elementi descrittivi allegati, ma anche al vero e proprio contenuto dei discorsi registrati.
Anche Blinkx con la sua piattaforma online blinks.tv ha confermato di aver raggiunto lo stesso livello di sofisticazione. Nel dettaglio, il portavoce della società anglo-statunitense ha spiegato che il sistema è in grado di effettuare una “trascrizione” digitale delle parole contenute in un file multimediale, che poi può essere individuata tramite il motore di ricerca proprietario.
Gli esperti del settore, però, sostengono che per quanto le due soluzioni si dimostrino avanzate le trascrizioni audio non sono complete. I risultati delle ricerche non sono ancora così efficienti. Un test con i termini “Dick Cheney” ha prodotto 39 risultati video su Podzinger, 50 su Blinkx.tv, 57 su Google Video, 357 su Yahoo Video e 392 su AOL Truveo . In molti casi l’attinenza non è stata rispettata.
Podzinger e Blinkx si differenziano sopratutto per la modalità di riproduzione dei file individuati. Nel primo caso avviene direttamente sulle pagine del sito grazie ad un player proprietario. Nel secondo caso viene aperta una nuova finestra che permette la riproduzione direttamente sul sito proprietario dei contenuti, nel massimo rispetto dei diritti di copyright.
A parte l’indiscutibile comodità di un sistema di questo genere, secondo Laats, è sotto il profilo finanziario che qualcosa potrebbe cambiare. La maggiore “visibilità” dei contenuti presenti all’interno dei file multimediali permetterebbe agli sviluppatori di attirare un numero più alto di inserzionisti. Laats è convinto che le potenzialità di Podzinger permetteranno un incremento sostanziale degli investimenti pubblicitari correlati al podcasting. Un esempio su come il fenomeno sia in netta espansione proviene da Rocketboom , uno dei pionieri del video blog, che all’inizio di marzo ha racimolato per una serie di cinque spot, della durata di 15 secondi ciascuno, circa 40 mila dollari. Il successo di questa soluzione ha convinto EarthLink a siglare un contratto pubblicitario con il blog.
Dario d’Elia