C’è un motore di ricerca che pur non potendo contare sui numeri di un colosso come Google negli ultimi anni ha fatto registrare una crescita costante e oggi elabora circa 30 milioni di query ogni giorno (più di AOL): è DuckDuckGo. Nato nel 2008, ha da sempre puntato tutto sul pieno rispetto della privacy, mettendo al bando ogni tipo di tracking e non acquisendo alcuna informazione sull’attività di navigazione.
Duck.com è di DuckDuckGo
Ora il numero degli utenti e quello delle ricerche sembrano destinati a incrementarsi ulteriormente, grazie all’ottenimento del dominio Duck.com fino ad oggi gestito proprio dal rivale di Mountain View. Al momento non è chiaro se l’operazione sia avvenuta attraverso una transazione economica o meno. La conferma del passaggio di consegne arriva direttamente dal CEO e fondatore della società, Gabriel Weinberg (nella foto di seguito), con una breve dichiarazione affidata alle pagine della testata NamePros che riportiamo qui sotto in forma tradotta.
Siamo felici che Google abbia scelto di trasferire la proprietà di Duck.com a DuckDuckGo. Il possesso di Duck.com renderà più semplice per le persone utilizzare DuckDuckGo.
Il dominio di secondo livello era passato nelle mani di bigG nel 2010, come parte dell’acquisizione di On2, società in passato chiamata The Duck Corporation e specializzata nello sviluppo di codec video, comprata con un investimento economico quantificato in 124,6 milioni di dollari.
Al fine di rispondere alle critiche di coloro che accusavano Google di creare confusione nell’utente, nel mese di luglio la società californiana ha aggiunto alla homepage di Duck.com un collegamento per effettuare il redirect verso DuckDuckGo. Oggi non saranno necessari ulteriori click: visitando l’indirizzo o digitandolo all’interno del browser ci si troverà direttamente sulla pagina principale del motore di ricerca di Weinberg.