Motorola, una volta morso l’avversario, non lascia la presa: dopo la denuncia per violazione di proprietà intellettuale ha ora depositato una causa anche presso l’ International Trade Commission (ITC).
Il ricorso all’ITC , che proprio recentemente ha deciso di intervenire nella bagarre che vede le varie aziende produttrici di smartphone litigare sulla proprietà delle tecnologie impiegate, è una mossa classica in questo tipo di battaglie legali: se fosse verificata la violazione dei brevetti dell’avversario la Commissione federale avrebbe il potere di bloccare le importazioni dei prodotti incriminati .
Anche la nuova denuncia riguarda numerose tecnologie brevettate che Motorola ritiene Microsoft abbia indebitamente utilizzato in numerosi suoi prodotti tra cui Xbox.
Da parte sua Redmond ha dato il via al contenzioso portando in tribunale Motorola sia per alcune tecnologie relative ai suoi dispositivi Android, sia per royalty ritenute non ragionevoli richieste per brevetti relativi a connessioni WiFi e video codec H.264 e teoricamente sottoposti a termini RAND. E su queste due denunce Microsoft ha dichiarato che continuerà ad agire, aspettando di visionare attentamente la nuova mossa di Motorola.
L’ITC, intanto, ha iniziato ad occuparsi anche della denuncia di Apple contro Motorola : insomma, la Commissione sarà molto occupata e i produttori di smartphone, dopo aver giocato le proprie carte, non possono far altro che aspettare.
Claudio Tamburrino