Motorola ha dichiarato di non essere preoccupata del bando statunitense che pende su diversi suoi prodotti e che dovrebbe entrare in vigore oggi: le modifiche che nel frattempo ha apportato – dice – dovrebbero bastare alle autorità.
L’ International Trade Commission aveva deciso di bloccare alcuni dispositivi Android prodotti da Motorola in seguito alla denuncia di Microsoft che contestava la violazione del brevetto numero 6,370,566 : il bando era stato deciso a maggio, ma Motorola ha avuto 60 giorni di operatività sul mercato in attesa della conferma da parte del presidente della commissione.
Ora che il tempo di stand-by è finito, Motorola riferisce di “aver messo in atto le misure necessarie ad assicurarsi che i nostri smartphone di punta siano a disposizione dei consumatori negli Stati Uniti”.
Pur non entrando nei dettagli, insomma, dovrebbe aver rilasciato un aggiornamento software con cui ritiene di aver modificato la funzione relativa alla gestione degli appuntamenti e alle pianificazioni di gruppo di cui Microsoft contestava la violazione.
Se le modifiche così apportate dovessero bastare a superare il bando ottenuto da Redmond, peraltro, sarebbe la seconda vittoria a stretto giro ottenuta da Motorola, che sempre in questi giorni si è vista dare ragione da un tribunale tedesco che ha ritenuto il suo tablet Xoom non in violazione del design di iPad .
Claudio Tamburrino