Roma – Ai rumors in circolazione da qualche tempo ora fanno seguito le conferme ufficiali: Motorola ha ammesso di voler prendere in considerazione la possibilità di scorporo o vendita della propria divisione telefonica . Il motivo? Riprendere quote di mercato e dare più valore all’azienda, a beneficio degli azionisti.
Il produttore americano ha dichiarato pubblicamente che una separazione della business unit mobile “consentirà ad ogni business di crescere e dare un miglior servizio alla clientela”. Le altre attività di Motorola riguardano la distribuzione di modem, set-top box per la TV e dispositivi di comunicazione mobile per il mercato enterprise. Ma i risultati sul fronte della telefonia mobile, negli ultimi tempi, si sono rivelati deludenti , e sono proprio quelli che hanno fatto scattare la molla della nuova strategia industriale.
“Stiamo esplorando le modalità con le quali il Mobile Devices Business può accelerare il suo percorso di ripresa” ha spiegato l’azienda, le cui dichiarazioni hanno generato opinioni contrastanti tra addetti ai lavori e analisti. Il successo ottenuto dal RAZR, che Motorola non è stata in grado di ripetere, porta a ritenere necessaria una riorganizzazione dell’attività aziendale . Ma non sarà certamente facile gestire lo spin-off di una divisione che costituisce la metà del volume d’affari dell’azienda.
Difficile prevedere, oggi, se in futuro non esisteranno più telefonini Motorola: un brand che – soprattutto a metà degli anni ’90 – anche sul mercato italiano è stato sinonimo di telefono cellulare. Ma il settore delle TLC, soprattutto negli ultimi tempi, è estremamente dinamico e le evoluzioni e le rivoluzioni sono all’ordine del giorno.