Il giudice Andreas Voss della Corte regionale di Mannheim ha dato ragione a Motorola nel caso che la vede contrapposta a Apple e ha deciso di emettere un’ ingiunzione permanente nei confronti di uno dei servizi di iCloud .
Sulla questione, Motorola si era già aggiudicata già un round preliminare perché Apple sembrava aver deciso strategicamente di non intervenire, e una sentenza relativa ad un altro dei brevetti presi in esame in quell’occasione.
Il servizio al centro della nuova sentenza è quello rivendicato con il brevetto europeo numero 0847654 relativo al coordinamento via notifiche push delle email di iCloud (e del predecessore MobileMe), e quindi coinvolge tutti i suoi ultimi dispositivi. Sembra tuttavia che Apple possa aggirarla bloccando solo tale funzione nei confronti dei dispositivi tedeschi, ripiegando su un sistema di controllo periodico della casella di posta originaria. Cupertino, poi, potrà ricorrere in appello.
Nel frattempo Apple è stata costretta , sempre in Germania, a rimuovere dal mercato la sua offerta online di iPhone (eccetto iPhone 4S) e iPad 3G: la rimozione fa seguito all’ ingiunzione permanente ottenuta sempre da Motorola a dicembre per la violazione dell’altro brevetto protagonista della causa preliminare lasciata correre da Apple e legato agli standard ETSI (GSM, UMTS, 3G). Gli stessi dispositivi, comunque, sono ancora a disposizione sugli scaffali dei rivenditori autorizzati tedeschi (dal momento che il blocco è relativo all’importazione). Nei confronti di questa decisione Apple ha già fatto ricorso contestando a Motorola la non concessione di una licenza sulle basi di termini FRAND ( Fair, Reasonable And Non-Discriminatory ) come richiesto dalla natura di standard della tecnologia tirata in ballo.
Se sul fronte tedesco del suo scontro con Motorola Apple può sembrare un po’ in affanno, così non è nella battaglia che la vede contrapposta a Samsung: in Australia contro la coreana ha depositato una nuova accusa in cui le contesta la violazione di ben 278 rivendicazioni di 22 brevetti diversi e relativi a 10 diversi dispositivi , tra cui alcuni ancora non arrivati sul mercato locale come Galaxy Tab 7.0.
Claudio Tamburrino