La rinascita dei dispositivi Motorola passa anche dal gemellaggio con Android, ma una serie di indizi lascerebbero intendere che nel prossimo futuro il produttore USA potrebbe anche prendere le distanze da Google per provare a rimettersi in proprio.
La voce ha iniziato a circolare dal momento in cui Motorola ha assunto una serie di cervelli, provenienti da compagnie come Apple e Adobe.
Secondo il report, gli ingegneri passati alle dipendenze del colosso della telefonia USA starebbero portando avanti un sistema operativo mobile web based. La compagnia non ha negato l’esistenza del progetto ma ha ribadito l’interesse per Android e il suo marketplace. Nella replica del portavoce mobility si legge che l’impegno con Google è sempre valido. Si fa quindi largo l’ipotesi di un sistema operativo alternativo, che diversificherà l’offerta senza necessariamente pregiudicare il legame con Mountain View.
Per qualcuno Motorola punterebbe a sviluppare un ambiente ancora più competitivo da utilizzare su tablet e netbook. Ma c’è anche l’ipotesi che
un sistema interno più “light” venga utilizzato solo sui cellulari entry-level. In quel caso, i dispositivi più esigenti continuerebbero ad essere equipaggiati con il collaudato Android.
Al momento non c’è nulla di sicuro, ma un ritorno “al passato” di questo tipo potrebbe senz’altro stuzzicare la fantasia degli operatori telco, sempre interessati a sistemi mobile “chiusi” e dispositivi con opzioni specifiche, incatenati a offerte specifiche. Lo scorso anno, proprio di questi tempi, si era già parlato di una nuova piattaforma Motorola e di un probabile distacco da Android. In quel caso gli occhi erano puntati sull’acquisizione di Azingo , azienda indiana che ha sviluppato un proprio OS smartphone incentrato su Linux.
Roberto Pulito