Uno studio pubblicato di recente garantisce di poter analizzare come viene mosso il cursore del mouse arrivando a delineare veri e propri modelli di comportamento correlati agli umori più tipici.
Secondo, infatti, quanto emerge da tre diversi esperimenti condotti dai ricercatori della Brigham Young University , è possibile determinare il livello di stress negli utenti e di conseguenza il loro status psico-fisico da come agiscono con il cursore.
Grazie agli attuali avanzati metodi di tracciamento, il professor Jeffrey Jenkins che guida la ricerca afferma di poter raccogliere abbastanza dati dal movimento del cursore da parte dell’utente da distinguere le variazioni create da differenti status emotivi. In particolare , per esempio, quando un utente è “nervoso o confuso” il mouse non si muove in maniera fluida lungo linee curve o dritte, ma “a scatti e strappi”, mentre quando è arrabbiato il cursore si muove più lentamente.
Non si tratta solo di una curiosità: da tempo si cercano modi per meglio comprendere i comportamenti degli utenti e così avere più dati a propria disposizione per valutare le loro reazioni durante la navigazione. Dati evidentemente utili per svariati obiettivi a partire dall’advertising fino ad arrivare alla presentazione di contenuti ritagliati sull’emozione in quel momento provata dall’utente.
Claudio Tamburrino