La beta perpetua, una moda lanciata da Google: l’applicazione che si aggiorna continuamente , senza soluzione di continuità, talmente spesso da rendere obsoleto il concetto stesso di “major release”. È questa l’idea che frulla in testa al team di sviluppo di Mozilla che si occupa di Firefox, proposta discussa su Bugzilla dove ha riscontrato davvero pochi consensi.
L’idea, partorita in pubblico da Asa Dotzler (che coordina le community di Firefox, e che oggi probabilmente rimpiange di averlo fatto), consiste nel far scomparire dai software installati sulle macchine degli utenti ogni indicazione rispetto al numero di versione. Se oggi con pochi clic si può scoprire se è stato installato Firefox 4, 5 o 6, in futuro la dicitura sarà molto piú semplicemente “Firefox è aggiornato all’ulftima versione”: e giú a seguire tutti i credits di rilascio. L’unica indicazione fornita sarà questa: in caso contrario, si potrà procedere al download e successiva installazione.
Quello che conta, insomma, non è la versione ma la “freschezza” del prodotto: dopo aver lanciato il ciclo di sviluppo accelerato tipico di Google Chrome, la cui concorrenza si è fatta feroce, Mozilla decide di mutuare anche il principio di eterno sviluppo e incremento quasi quotidiano delle funzionalità, sulla scia di quanto già oggi accade con le web-app. In questo modo, eventuali accelerazioni o decelerazioni rispetto alla tabella di marcia fissata sarebbero poco avvertibili dal pubblico: lo svantaggio sarebbe la perdita di qualsiasi percezione sulle effettive capacità della versione specirfica del browser installato, rendendo di fatto più complesso per gli utenti comprendere la natura di eventuali difficoltà. ( L.A. )