Mozilla blocca add-on che aggirano la censura russa

Mozilla blocca add-on che aggirano la censura russa

Mozilla ha bloccato l'accesso ad alcuni add-on che consentivano di aggirare la censura russa, dopo aver ricevuto la richiesta dal Roskomnadzor.
Mozilla blocca add-on che aggirano la censura russa
Mozilla ha bloccato l'accesso ad alcuni add-on che consentivano di aggirare la censura russa, dopo aver ricevuto la richiesta dal Roskomnadzor.

Mozilla ha bloccato diversi add-on di Firefox che permettono di aggirare la censura della Russia. La fondazione ha confermato di aver ricevuto la richiesta dal Roskomnadzor, il servizio federale per la supervisione delle comunicazioni. La decisione è chiaramente in contrasto con il secondo principio del manifesto.

Mozilla appoggia la censura?

Molti servizi occidentali (statunitensi in particolare) non sono più accessibili in Russia perché diffonderebbero fake news sull’invasione dell’Ucraina, definita “operazione militare speciale”. Molti cittadini vogliono però accedere alle informazioni non filtrate dal Cremlino, quindi utilizzano vari tool che aggirano la censura di stato.

Ulteriori misure restrittive sono state introdotte in occasione delle elezioni presidenziali di marzo e la morte di Alexei Navalny avvenuta a febbraio. A partire all’inizio del mese, gli sviluppatori hanno scoperto che i loro add-on non erano più disponibili in Russia.

Lo sviluppatore di Censor Tracker ha scritto sul forum di Mozilla che l’add-on è stato rimosso senza preavviso. Anche l’add-on Runet Censorship Bypass non è più disponibile. Gli altri due add-on bloccati sono FastProxy e Planet VPN.

Se l’utente accede alle rispettive pagine da un indirizzo IP russo viene mostrato un messaggio di errore. Un portavoce di Mozilla ha confermato il blocco:

A seguito delle recenti modifiche normative in Russia abbiamo ricevuto richieste persistenti da Roskomnadzor per la rimozione di cinque add-on dallo store. Dopo un’attenta considerazione abbiamo temporaneamente limitato la loro disponibilità in Russia. Riconoscendo le implicazioni di queste azioni stiamo valutando attentamente i nostri prossimi passi tenendo presente la nostra comunità locale.

Non sono note le conseguenze per Mozilla in caso di violazione della legge. È certo però il mancato rispetto del secondo principio del manifesto:

Internet è una risorsa pubblica globale che deve rimanere aperta e accessibile.

Fonte: The Intercept
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Pubblicato il
13 giu 2024
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