Anche i creatori di Firefox sognano uno smartphone fortemente orientato al web e lo fanno fantasticando sul futuro, con un concept dalle caratteristiche esagerate. Al momento Seabird non è un vero progetto in cantiere ma soltanto una provocazione. Un’idea amatoriale, illustrata alla perfezione da un filmato in CGi postato su YouTube.
Il dispositivo partorito dalla mente del designer Billy May , membro della community Mozilla Labs, non si limita a colpire con un look spaziale dalle forme sinuose ma gioca con la flessibilità della tecnologia e si diverte a proporre ulteriori possibilità d’interazione in campo mobile.
Mozilla Seabird suggerisce ad esempio l’uso di due pico-proiettori laterali, pensati per trasformare il telefono in un vero e proprio laptop. Un primo proiettore si occuperebbe di riprodurre sul piano di lavoro una tastiera QWERTY a infrarossi, mentre un secondo fascio di luce potrebbe proiettare sul muro i contenuti del display ingranditi per l’occasione.
Con un po’ di fantasia, l’auricolare Bluetooth agganciato sul dorso del telefono potrebbe invece trasformarsi in una sorta di motion-controller, un pennino da usare in uno spazio 3D per navigare nel menù del dispositivo e interagire con i contenuti multimediali, senza mai toccare veramente il display.
Sulla pagina ufficiale del progetto, il designer sottolinea che mentre le CPU e i sistemi operativi dedicati agli smartphone si avvicinano sempre di più alla potenza dei veri PC, i produttori sembrano aver perso interesse nella semplificazione di utilizzo. Urgono nuovi modi per interagire in maniera produttiva con questi dispositivi.
Sfruttando i preziosi feedback arrivati dalla community Mozilla Labs, Billy May ha poi completato l’opera con altre caratteristiche collaterali: il sistema operativo rigorosamente Android, una batteria ricaricabile senza fili, una fotocamera da 8 megapixel, un jack audio da 3,5 mm e una porta mini-USB per varie ed eventuali. È abbastanza naturale che la somma di tutte le tecnologie mobile dal potenziale più interessante generi un concept incredibilmente seducente. Ma sarà davvero così il telefonino di domani?
Roberto Pulito