La seconda release del sistema di login unificato di Mozilla, Persona , avvicina il prodotto della mamma del panda rosso agli altri sistemi di “unified sign-on” (o single sign-on ) che sono già in circolazione da tempo: un protocollo da incorporare nei siti che desiderano adoperarlo per semplificare l’iscrizione o il login ai diversi servizi, senza la necessità di creare in ogni occasione una combinazione di user id e password differente. Un’autenticazione unica per tutto il Web.
Alla stregua di quanto già consente di fare Facebook con il suo Connect, ma lo fa anche Google, Mozilla Persona è costituito da un’API da integrare nel codice del sito che voglia approfittare del servizio e consentire ai suoi utilizzatori di accreditarsi con il proprio account Persona. Le prime implementazioni sono state già effettuate da Firebase ed Eclipse Foundation , tanto per fare un paio di nomi, e altri servizi stanno adottando questo protocollo. L’iscrizione su Persona, inoltre, ora può essere effettuata a partire dal proprio account di posta Yahoo!: in questo modo si può semplificare ulteriormente la procedura di prima attivazione, “importando” le informazioni in modo automatico da un provider all’altro.
Le differenze tra Persona e protocolli fin qui più affermati come OpenID o OAuth sono ampiamente descritti in un post su uno dei blog di Mozilla , così come sono spiegate diffusamente le motivazioni e i principi che hanno spinto la Foundation ad avviare lo sviluppo di questo progetto. Tra l’altro, trattandosi di “beta” Mozilla ha chiarito che attende di conoscere l’opinione e i suggerimenti degli utilizzatori per decidere come far evolvere ulteriormente Persona: tra i miglioramenti più significativi di questa versione si segnala senz’altro l’integrazione in Firefox OS (viene da pensare che sia stato l’OS mobile la molla principale a far scattare questa produzione) e il miglioramento della velocità operativa. ( L.A. )