Mozilla, il Quantum è forte anche in Firefox 58

Mozilla, il Quantum è forte anche in Firefox 58

La fondazione americana ha annunciato la disponibilità di una nuova versione del browser del Panda Rosso, una release che continua sulla strada già intrapresa con Firefox 57 pensando soprattutto a migliorare le prestazioni
La fondazione americana ha annunciato la disponibilità di una nuova versione del browser del Panda Rosso, una release che continua sulla strada già intrapresa con Firefox 57 pensando soprattutto a migliorare le prestazioni

A due mesi di distanza dall’ uscita di Firefox 57 , Mozilla ha in questi giorni avviato la distribuzione della nuova versione del suo browser open source. Il focus principale non cambia rispetto a “Quantum”, visto che si parla ancora una volta di una release pensata per introdurre miglioramenti prestazionali e modifiche “sotto il cofano” invisibili all’utente comune.

Di certo Firefox 58 non rappresenta la “rivoluzione” che è stata Firefox “Quantum” 57, anche se non mancano le modifiche in grado di impensierire: i profili generati da Firefox 58 non sono compatibili con le versioni precedenti del browser, quindi gli utenti interessati a fare il downgrade dopo aver provato la nuova release sono avvisati.

I miglioramenti alle prestazioni, invece, si declinano prima di tutto nell’utilizzo di un thread indipendente per il rendering degli elementi base di una pagina Web (Off-Main-Thread painting): stando a quanto sostiene Mozilla, in questo modo Firefox 58 può essere più veloce del 30% rispetto al pur veloce Quantum.

Il nuovo Firefox ingrana la marcia anche con la cache del Bytecode JavaScript, una tecnica in grado di velocizzare l’avvio della navigazione su una pagina Web, e con un compilatore WebAssembly rinnovato in grado di supportare la compilazione in streaming .

Novità sono infine presenti anche per gli sviluppatori di estensioni, con nuove API WebExtension pensate per aggiungere alcune delle funzionalità mancanti al nuovo standard di add-on che ha spazzato via le vecchie – e spesso non compatibili – estensioni della generazione XUL.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
26 gen 2018
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