Il futuro di Mozilla è Firefox OS: le dichiarazioni e le prime mosse del neo-CEO, appena nominato , Brendan Eich paiono chiarire subito quali saranno le priorità della sua gestione. La madre di Firefox ci ha messo qualche mese ( quasi un anno dall’uscita di scena di Gary Kovacs) a decidere chi sarebbe stato il nuovo amministratore delle fortune del panda rosso, e alla fine la scelta è caduta su un nome storico: Eich è con Mozilla praticamente dall’inizio, siede da sempre nel consiglio che controlla la Foundation , e la sua vocazione di tecnico (ai tempi di Netscape ideò e realizzo la prima versione di Javascript) contribuirà senz’altro a garantire credibilità e praticabilità ai suoi propositi.
Accanto a Eich resta Mitchell Baker in qualità di presidente, consolidando un sodalizio di lunga data, mentre una promozione scatta per Li Gong che dall’Asia arriva ad occupare la poltrona di COO (Chief Operative Officer) dell’intera compagine: il ruolo di Gong nello sviluppo di Firefox OS viene visto come un doppio segnale, sia rivolto all’interno che all’esterno. Eich pare intenzionato a improntare la sua reggenza al paradigma mobile , spingendo sul sistema operativo della Foundation e pure sulle partnership che dovrebbero garantire lo sviluppo di un certo numero di smartphone low cost con cui acquisire una fetta significativa dei mercati emergenti. Su tutto spicca il visionario progetto del device da 25 dollari , che se realizzato metterebbe Mozilla in una posizione di forza rispetto a molti concorrenti.
L’impegno di Mozilla, nelle parole di Eich, pare concentrarsi sugli aspetti più appetibili di Firefox OS: giochi e prezzi contenuti per tentare la scalata al mobile, che è una priorità secondo il nuovo CEO, e quasi nessuna parola spesa per il browser che fino a qui ha fatto la fortuna e la storia del software di navigazione su Internet. In questi anni, dopo aver lungamente dominato la scena, lo scettro è passato neanche troppo lentamente nelle mani di Google Chrome: ma la scelta di concentrarsi sul mobile non dovrebbe essere dettata da una resa al concorrente più agguerrito, quanto piuttosto dalla constatazione che la domanda si sta spostando rapidamente dai desktop agli smartphone . Così Mozilla prova a seguire questa tendenza: ad esempio stringendo partnership per traghettare la tecnologia WebGL e Unreal sui suoi telefoni.
La nomina di Eich segna in ogni caso una mossa in cerca di continuità rispetto al passato: la sua collaborazione di vecchia data con il presidente Baker, e la sua competenza tecnica (anche se, è lui stesso a dirlo in una intervista , nell’ultimo anno si è concentrato più sul management che sul codice), dovrebbero garantire una leadership salda alla Foundation nel corso di questa transizione. Jay Sullivan, che fino a questo punto ha gestito ad interim il ruolo di CEO, lascerà Mozilla dopo i consueti passaggi di consegna, per una destinazione per ora imprecisata. A margine della nomina, non è mancata una piccola polemica : in passato Brendan Eich avrebbe espresso chiaramente la propria opinione sulle unioni civili gay finanziando una campagna che vi si oppone, e una coppia californiana ha scritto una lettera aperta alla Foundation annunciando l’intenzione di boicottare d’ora in avanti i prodotti del panda rosso.
Luca Annunziata