A farsi capopopolo sul tema è nuovamente Mozilla, da sempre avanguardia su questo fronte e ancora una volta pronta a far la voce grossa contro le istituzioni per salvare un principio che ritiene dogmatico: gli USA devono salvare la Net Neutrality e riportarla al centro della propria azione legislativa nei confronti della Rete.
Mozilla: una lettera per la Net Neutrality
La lettera pubblica di Mozilla (pdf) è indirizzata alla FCC, ma per molti versi gli occhi del mittente sono rivolti verso la nuova Presidenza USA: a Joe Biden si chiede un atto politico di discontinuità rispetto a quanto praticato da Donald Trump durante il proprio percorso alla Casa Bianca, così che gli States possano distinguersi in termini di salvaguardia dei diritti di tutti di viaggiare sulla Rete con pari condizioni.
Mozilla esprime l’auspicio per cui la Net Neutrality possa tornare ad essere un caposaldo sul quale lavorare, poiché in assenza di questo punto fermo diventa impossibile per i nuovi attori di mercato potersi fare strada nei confronti di chi ha in mano una posizione dominante. Il gruppo, in particolare, ricorda come la pandemia abbia messo in evidenza le possibili fragilità di un contesto nel quale, con le famiglie improvvisamente proiettate sugli strumenti della didattica a distanza, le pratiche predatorie dei grandi gruppi possono sortire effetti deleteri per tutti.
Senza Net Neutrality viene messo a rischio l’orizzonte di lungo periodo, togliendo opportunità preziose e rendendo più arido un comparto che invece è fondamentale per tutti (USA in primis). Alla FCC si chiede pertanto un approccio differente rispetto al passato ed una rinnovata attenzione per questioni di principio la cui traduzione di mercato è – in termini pragmatici – di abnorme valore potenziale.
Mozilla non è sola in questa battaglia: Dropbox, Eventbrite, Reddit, Vimeo e Wikimedia hanno firmato la missiva. Le posizioni sono chiare, dunque, e pur senza essere citati anche i “nemici” della Net Neutrality sembrano essere esplicitamente indicati tra le righe.