Mountain View (USA) – Insieme ad Opera Software , Apple , Macromedia e Sun , la Mozilla Foundation ha annunciato la creazione di un rinnovato standard per i plug-in dei browser che, basato sulla Netscape Plugin Application Program Interface ( NPAPI ), possa rispondere alle nuove esigenze di interattività, multimedialità e sicurezza del Web odierno.
La nuova interfaccia verrà implementata dalla Mozilla Foundation in Mozilla e Firefox, da Apple in Safari e da Opera nel suo omonimo browser commerciale. L’interesse di Macromedia e Sun allo sviluppo di una versione estesa e aggiornata di NPAPI è dovuta al fatto che i propri plug-in per Flash e Java sono fra i più diffusi al mondo. Anche Apple del resto sviluppa, oltre al proprio browser open source, un plug-in per il suo noto media player QuickTime.
“I plug-in rivestono un ruolo cruciale nell’interattività con il Web e richiedono costanti aggiornamenti e miglioramenti affinché li si possa integrare con i principali browser in circolazione”, ha affermato Mitchell Baker, president della Mozilla Foundation. “Senza questi miglioramenti, l’interattività avanzata potrebbe rimanere legata ad un singolo browser proprietario, un evento che ridurrebbe la scelta e condurrebbe ad una monocultura del Web”.
Quando parla di “browser proprietario” Baker si riferisce ad Internet Explorer, un software che da molti anni ormai ha abbandonato lo standard NPAPI per adottare quello ActiveX.
“Per favorire una più ricca esperienza sul Web, dobbiamo far sì che i browser, i plug-in e i contenuti interagiscano in modo più profondo e dinamico: questa è la prima direzione verso questa meta”, ha detto Brendan Eich, Chief Architect del progetto Mozilla.
Lo sviluppo di un nuovo standard open source per i plug-in nasce dalla volontà dei maggiori sviluppatori di browser alternativi a IE di allearsi per togliere a Microsoft il lungo dominio acquisito in questo settore. I plug-in sviluppati secondo le nuove specifiche saranno in grado di installarsi indifferentemente su ogni browser compatibile, questo indipendentemente dalla piattaforma su cui girano (Linux, Windows o Mac OS X).
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina del progetto ospitata su Mozilla.org.