A pochi giorni dalla nascita di Mozilla.ai, startup dell’omonima organizzazione no-profit focalizzata sulla realizzazione di un’IA “affidabile”, la società stessa festeggia i suoi 25 anni di attività rinnovando le promesse fatte agli utenti nel corso degli anni. Con il raggiungimento di questo importante traguardo, dopo anni di cambiamenti, le dichiarazioni di Mozilla rimuovono ogni dubbio sul percorso che essa vuole seguire al fine di tutelare gli utenti e migliorare Internet.
Le promesse di Mozilla
Nel post rilasciato sul blog ufficiale, al netto del viaggio nel viale dei ricordi, il CEO della Mozilla Foundation, Mitchell Baker, spiega chiaramente che Mozilla non è più il “piccolo gruppo di ingegneri negli uffici di Netscape di Mountain View”. Al contrario, ora si tratta di “una famiglia di organizzazioni, tra cui una fondazione no-profit, un’azienda per il benessere pubblico e molte alter, che costruisce prodotti, crea movimenti e investe nella tecnologia responsabile”.
Mozilla si posiziona quindi come una realtà che guarda all’opinione pubblica con estremo interesse, in quanto Internet è ora più che mai parte integrante delle nostre vite, ergo della società in toto. Con la necessaria attenzione verso i rischi del controllo centralizzato, che “riduce la scelta e le possibilità di competizione”, la fondazione intende fare la sua parte per i prossimi 25 anni perseguendo un Internet etico, responsabile e decentralizzato.
Per raggiungere tale traguardo servono codici open source per qualsiasi software, la condivisione di qualsiasi progetto e la promozione del benessere globale mediante le reti:
“Esploriamo costantemente modi per applicare le nuove tecnologie in modo che le persone ne sentano i benefici nella loro vita quotidiana, oltre a ispirare gli altri a innovare responsabilmente per conto dell’umanità. Man mano che l’intelligenza artificiale emerge come elemento fondamentale per il futuro dell’informatica, rivolgeremo la nostra attenzione in quella direzione e ci chiederemo: come possiamo far funzionare prodotti e tecnologie come l’apprendimento automatico nell’interesse pubblico?”
Mancano ancora sviluppi veramente concreti all’atto pratico ma, dati i precedenti di Mozilla, le basi sono ottime. La curiosità per l’avvenire, insomma, non manca.