Una lunga e dettagliata missiva, inviata dagli alti vertici della Motion Picture Association of America (MPAA) all’attenzione di Kira Alvarez presso l’ Office of the United States Trade Representative (USTR).
Più che una lettera, una vera e propria lista di luoghi – fisici e online – dove è attualmente possibile reperire in maniera illecita una vasta serie di contenuti. Film statunitensi in particolare, minacciati continuamente da quelli che sono stati descritti come notorious market , come famigerati mercati della contraffazione e del file sharing selvaggio .
Malfamati distretti web, così descritti dal presidente di MPAA Bob Pisano per sottolineare quanto il P2P abbia danneggiato l’industria cinematografica statunitense in circa 150 paesi del mondo . E nella lista sono apparsi alcuni tra i più popolari siti del Pianeta, guidati dagli ormai arcinoti pirati della Baia.
Nella lettera di Pisano sono stati offerti alcuni dettagli: The Pirate Bay conterebbe ora su più di un milione di utenti, oltre che su guadagni mensili in advertising pari a 60mila dollari . Tra i famigerati mercati è stato poi individuato quello controllato in Canada da IsoHunt, che può attualmente contare su circa 4mila torrent attivi .
Il boss di MPAA è poi passato ad annoverare servizi di file hosting, puntando il dito innanzitutto contro tre siti: Megavideo, Megaupload e RapidShare. Nel finale spazio a UseNext.de , servizio Usenet con 1,2 milioni di video a disposizione di circa 200mila utenti abituali . Pisano si è quindi messo a disposizione delle autorità a stelle e strisce, per una collaborazione contro i tanti cartelli del P2P.
Mauro Vecchio