Nell’ultima decade le tecnologie di compressione video hanno fatto passi da gigante: per rendersene conto basta rivedere – inorridendo – un video compresso con il vecchio codec DivX 3.11 . Oltre a migliorare notevolmente la qualità d’immagine e ottimizzare il bit-rate, i moderni codec hanno introdotto numerose innovazioni, prima tra le quali il supporto all’alta definizione. Ma con il crescere delle esigenze dell’industria dei contenuti e dei consumatori, gli esperti del settore affermano che c’è bisogno di tecnologie ancora più evolute e raffinate, capaci di superare le limitazioni degli attuali codec MPEG-4 AVC (come il famoso H.264).
Il tema è stato affrontato in occasione dell’ 88esimo meeting di MPEG (Moving Picture Experts Group), il celebre comitato tecnico ISO/IEC che si occupa della definizione di standard per la rappresentazione in forma digitale di audio, video e altre tipologie di contenuti multimediali. MPEG sta lavorando su nuove tecnologie di compressione, a cui si riferisce sinteticamente con il nome High Performance Video Coding (HVC), capaci di migliorare ulteriormente il rapporto tra qualità d’immagine e data rate nella trasmissione di flussi video con risoluzione HD e superiore.
Il comitato fa notare che tra pochi anni sarà possibile registrare e distribuire contenuti video con risoluzioni ben superiori a quelle odierne ma, dal momento che una porzione sempre più importante di questi contenuti passerà attraverso Internet, la sfida è quella di riuscire a trasmettere i flussi video HD in modo efficiente ed economico. Purtroppo oggi le tradizionali ADSL fanno già fatica a digerire i normali contenuti HDTV ultracompressi, e per effetto della crisi economica i carrier stanno riducendo gli investimenti in nuove infrastrutture.
MPEG afferma i codec HVC saranno utilizzati sui futuri televisori Ultra High Definition (UHD) con risoluzioni intorno a 4000 x 2000 pixel, nelle applicazioni di home cinema e per la codifica di contenuti HD destinati ai dispositivi mobili.
Durante l’ultimo meeting, il gruppo diretto dall’italiano Leonardo Chiariglione ha invitato tutti i presenti a proporre e suggerire tecnologie che possano soddisfare le esigenze future, e costituire la base della prossima generazione di codec MPEG. Tutte le proposte saranno pubblicamente vagliate nel corso dell’89esimo meeting MPEG, in programma il prossimo 29 giugno a Londra.