Milano – Consentire all’utente di navigare senza lasciare tracce o, quantomeno, ridurre il più possibile le tracce che lascia. È la nuova mecca dei produttori dei software di navigazione. Dopo Safari e Firefox, è la volta di Microsoft: il big di Redmond, presentando alla stampa italiana la Beta 2 di Internet Explorer 8, ha posto l’accesso sulla novità, InPrivate .
Si tratta come ben sanno i lettori di Punto Informatico di una funzionalità che permette di non lasciare in memoria i dati relativi alla sessione di navigazione, come file temporanei, cookies, informazioni inserite nei moduli e così via. L’idea è di stimolare l’appeal di IE8 negli uffici e più in generale sul posto di lavoro. Ma non solo, sottolinea Microsoft a Milano: il pacchetto per rafforzare la privacy della navigazione comprende anche le applicazioni “InPrivate Blocking” e “InPrivate Subscription”, che consentono all’utente di essere avvisato quando il browser si imbatte in un dispositivo pensato per tracciare le abitudini di navigazione, anche sottoscrivendo liste di siti da bloccare o accettare tra quelli consentiti.
Rispetto alla prima versione, è possibile inoltre scegliere di conservare le tracce relative ai siti indicati nella whitelist all’interno dei preferiti, eliminando tutte le altre. Funzionalità che si attiva accedendo alla “Cronologia esplorazioni” dalla voce “Strumenti”. Da qui è possibile, inoltre, attivare lo “SmartScreen Filter” che consente di effettuare un controllo immediato sulla pagina che si sta visitando, nel caso di possibili minacce per la sicurezza del sistema o della privacy (un discorso che vale ovviamente solo per i siti che non sono stati precedentemente bloccati di default dal filtro del browser). Va comunque detto che l’opzione InPrivate riguarda la finestra corrente e le eventuali altre schede che si decidesse di aprire: questo significa che, chiudendo la finestra, la funzionalità viene automaticamente disattivata.
Microsoft a Milano si è prodigata nel parlare anche di usabilità del browser che, è stato detto, viene implementata dalla beta 2. “Il modo in cui è vissuta oggi la navigazione online è molto differente rispetto al passato – ha dichiarato a Punto Informatico Fabrizio Albergati, responsabile della divisione Windows di Microsoft Italia – Basti pensare che, tra marzo 2007 e lo stesso mese del 2008, il numero di utenti abituali è cresciuto in Italia del 23%, toccando quota 25,6 milioni di persone. Ormai in ogni famiglia c’è almeno un utente della Rete. Oltre ai numeri complessivi, sono cambiate le abitudini di utilizzo della Rete: da una fruizione passiva, siamo passati alla partecipazione degli utenti attiva attraverso blog e video”. Per questo motivo, sostiene l’azienda, è stata prevista la possibilità di riaprire schede precedentemente chiuse. Di fatto, si tratta una scorciatoia per risparmiare tempo rispetto al ricorso classico alla cronologia, una scorciatoia non a caso messa già a disposizione da altri browser concorrenti.
Miglioramenti sono stati apportati anche nella ricerca dei testi : così, ad esempio, se si incontra in pagina il nome di una città, basta selezionare la parola per attivare quelli che Microsoft definisce “acceleratori”, software che facilita l’individuazione della locazione geografica sulle mappe. Se, invece, si incontra una parola dal significato oscuro, gli “acceleratori” rimandano al dizionario online o al programma di traduzione se si tratta di un vocabolo straniero. Gli acceleratori, dicono gli uomini dell’azienda, sono l’evoluzione delle “attività” presenti nella Beta 1, con la differenza che oggi è possibile esplorare più rapidamente il Web senza dover uscire dalla pagina corrente.
Novità sono state apportate anche sulla barra degli indirizzi: digitando un termine nell’apposita casella, il browser effettua una ricerca nella cronologia, tra i preferiti e i feed (un’opzione simile è prevista anche su Firefox 3).
Le funzionalità avanzate
A Milano Microsoft ha ricordato alcune opzioni dedicate agli sviluppatori introdotte dalla beta 2: gli sviluppatori ora possono contrassegnare una parte specifica delle pagine Web con l’opzione “Web slice”, in modo da consentire agli altri utenti di monitorare le informazioni più importanti mentre si spostano nel Web. Ad esempio, si può utilizzare questa funzionalità per essere costantemente aggiornati sulle previsioni meteo.
Per quanto concerne gli strumenti di sviluppo precedentemente disponibili tramite la barra degli strumenti, ora sono incorporati direttamente nel browser. In questo modo vengono resi più rapidi il debug di Html, Css e JScript in un ambiente visivo.
Luigi dell’Olio