Una settimana dopo la presentazione italiana di Creative Suite da parte di Adobe , Microsoft lancia in Italia la sua offerta per il mercato dei grafici professionali e dei developer. E lo fa presentando a Milano Expression Studio, una suite di quattro prodotti che completa il lancio, avvenuto a dicembre, di Expression Web, e integra le funzionalità avanzate per i programmatori con le nuove risoluzioni introdotte da Windows Vista.
“Un pacchetto di prodotti che ci consente di rafforzare il posizionamento su un’interessante fetta di professionisti”, spiega a Punto Informatico Walter Poloni, direttore divisione developer e platform envangelism di Microsoft Italia. Il quale rifiuta una lettura in chiave di contrapposizione con Adobe: “Per noi resta un partner importante nello sviluppo di nuovi prodotti, ma ora diventa anche un concorrente: la competizione è comunque positiva perché aiuta a far crescere il mercato. Dal canto nostro abbiamo puntato su un pacchetto integrato che affianca i professionisti in tutto il ciclo di lavoro, fino alla messa online del sito o al completamento della pagina di lavoro”.
Le caratteristiche dei prodotti
Expression Blend (che in un primo tempo si chiamava “Intercative designer”) è il prodotto dedicato allo sviluppo dell’interattività sulle interfacce e anche quello che risente maggiormente dell’influenza di Vista. Attraverso strumenti grafici vettoriali, immagini bitmap, contenuti 3D (che si possono eventualmente importare da terze parti), integrazione di audio e video, il programma consente di creare testi a elevata resa grafica.
Le potenzialità del prodotto sono state presentate attraverso una case history, che ha riguardato il sito Internet del New York Times . Nel tentativo di inglobare la versione cartacea, il giornale statunitense ha da qualche settimana lanciato il nuovo sito che utilizza una personalizzazione della suite di Microsoft, il Times Reader ), disponibile in versione trial per 30 giorni. Tra le applicazioni consentite, la possibilità di selezionare un articolo e modificarne il carattere, riposizionando la struttura a colonne per migliorare la leggibilità online in base al sistema operativo e alla risoluzione utilizzati. Inoltre è possibile inserire note di commento ai paragrafi, ingrandire l’immagine legata all’articolo visualizzandola a tutto schermo, ascoltare la sintesi del pezzo sfruttando le potenzialità del sintetizzatore vocale inserito nel sito.
Expression Blend, sostiene Microsoft, è stato realizzato in modo da consentire la condivisione delle risorse, dei codici e dei flussi di lavoro con Expression Design e Visual Studio. Così, ad esempio, la parte agganciata al prodotto può essere aperta dal developer se ha necessità di interagire con file XML. Quindi il lavoro del designer e quello dello sviluppatore vengono fisicamente sganciati, in modo da consentir loro di cooperare sullo stesso progetto: il primo può focalizzarsi sulla costruzione della pagina, mentre il secondo viene “liberato” delle incombenze grafiche. Expression Blend potrà essere acquistato all’interno del pacchetto completo di Expression Studio (in vendita dal 27 aprile prossimo), al prezzo di 689 euro più iva. Come pezzo singolo costerà, invece, 577 euro e conterrà la versione standard di Visual Studio.
Expression Design è orientato in particolare a un target di designer grafici, per i quali Microsoft non aveva fin qui mai realizzato un prodotto ad hoc. Anche in questo caso la tecnologia vettoriale è integrata con i bitmap, afferma l’azienda, “per offrire maggiori libertà di azione ai creativi”.
Tra le utilità introdotte dal prodotto c’è Live Effects, che consente di applicare effetti e filtri grafici completamente modificabili, in modo da adattarli alle diverse finalità di lavoro: immagini, interfacce utente, layout, per citare le applicazioni più diffuse. Anche in questo prodotto è possibile importare immagini da altre applicazioni ed esportare elementi di progettazione nei formati compatibili con Office, Visual Studio con il formato XAML (eXstensible Application Markup Language) che caratterizza Wpf (Windows Presentation Foundation), il linguaggio che fa dialogare i vari prodotti di questa suite. “Con Wpf si completa l’evoluzione partita con html”, commenta Poloni. “Si tratta di un linguaggio pensato come un insieme di mattoncini, che consentono allo sviluppatore di personalizzare le pagine-utente”. Microsoft ha deciso di non mettere in vendita Expression Design come pezzo unico, ma solo come elemento di Expression Studio.
La presentazione della suite ha toccato anche Expression Web , già in vendita nei negozi al prezzo di 346 euro. La soluzione destinata ai designer di pagine Internet consente di creare siti basati su stili CSS, conformi alle specifiche XHTML 1.0 Transitional. Il prodotto, definito da Poloni “erede di Frontpage, ma con un orientamento più spiccato verso i professionisti, anziché gli hobbysti”, eredita la facilità d’uso del predecessore, compiendo però qualche passo in avanti sul versante dello sviluppo. I developer possono infatti creare degli standard prima di iniziare il lavoro sulla pagina, in modo da ricevere report durante le fasi di lavoro, relative a possibili errori o difformità di utilizzo dei programmi.
L’interfaccia di Expression Web integra un web server locale che consente di ottenere preview del lavoro durante lo sviluppo. In questo modo si può verificare la visualizzazione degli utenti in base al sistema operativo utilizzato e alla risoluzione. La definizione degli standard consente poi di visualizzare in primo piano una serie di tool comunemente usati dal developer.
La suite è completata da Expression Media , programma di digital assistant management che consente di unificare il flusso di lavoro tra le varie applicazioni di Expression Studio. Il programma supporta un centinaio di formati media, consente di lavorare offline e di gestire i contenuti digitali, adattandoli alle esigenze dei creativi. Al suo interno è presente un tool per il fotoritocco delle immagini. La soluzione Media sarà disponibile dal 16 aprile in Gran Bretagna e poco dopo in Italia. Come pezzo singolo sarà venduto a 355 euro.
Luigi dell’Olio