Roma – Non vanno giù agli utenti internet i pop-up pubblicitari, quelle finestrelle sponsorizzate che si aprono, non richieste, sopra le pagine di molti siti. I manager del portalone di Microsoft, MSN , hanno così deciso di darci un taglio.
MSN, una piattaforma di servizi, intrattenimento e tutto quel coacervo di strumenti messi tipicamente a disposizione dai grandi portali, ha una audience dichiarata di 350 milioni di utenti in tutto il mondo. E’ dunque evidente che la scelta di eliminare i pop-up è destinata ad impattare in modo importante sulla sua attività. A fare la stessa fine saranno anche i pop-under , finestre del tutto simili ai pop-up che, anziché aprirsi al di sopra di quelle richieste dall’utente, rimangono in background sperando così di attirare l’attenzione quando l’utente chiude il programma con cui naviga.
Va detto che MSN giustifica il desiderio di cancellare questa forma di advertising con le rilevazioni tra i propri utenti per i quali si tratterebbe soprattutto di un disturbo . Ma c’è anche da considerare il fatto che nel mercato della pubblicità internet, che mostra segni importanti di una prima ripresa dopo due anni di stallo, gli strumenti della promozione vanno diversificandosi e ai tool “tradizionali”, come appunto i pop-up, si propongono nuove forme di advertising, generalmente meno invasive.
Come scriveva Adele Chiodi su Punto Informatico nel 2002: “Quel che sappiamo è che saremmo sorpresi se a lungo termine venisse considerata come funzionale una pubblicità che basa la propria esistenza sulla sottrazione all’utente del controllo della propria navigazione e del proprio computer, come accade per una finestra che si apre non richiesta, per un banner a tutto schermo e via dicendo”.
Non è un caso se molti siti hanno rinunciato da subito ai pop-up e se grossi portali, come AOL , hanno rinunciato definitivamente a queste fastidiose finestrelle. Decisioni che sono state prese anche da Yahoo e che ora fa proprie MSN.